L'attrice ha ricevuto in California un premio alla carriera Sofia: abbraccio mortale?

L'attrice ha ricevuto in California un premio alla carriera L'attrice ha ricevuto in California un premio alla carriera Sofia; abbraccio mortale? La Loren scherza sulle «minacce» PALM SPRINGS. Per essere una donna la cui vita era appena pochi giorni fa in pericolo, minacciata da una mano misteriosa perché rea di avere sostenuto Alessandra Mussolini, zia Sofia è apparsa l'altra sera come una donna serena e tutt'altro che preoccupata. Vestito lungo di lamé, abbronzatissima, Sofia Loren era anzi raggiante. E' venuta a Palm Springs, in California, perché il festival del cinema che si sta svolgendo in città ha deciso di consegnarle il Desert Palm Award, un premio alla carriera. Quand'è entrata nella Grand Ballroom del Wyndham Hotel, decorato per l'occasione con suoi mega-ritratti, tutti gli invitati sono balzati in piedi in segno di rispetto. E quando, dopo due ore di spezzoni da «L'oro di Napoli», «Ieri, oggi e domani», «Matrimonio all'italiana», «El Cid» ed altri suoi film, è arrivato il momento di ricevere materialmente il prisma di cristallo, l'attrice era commossa. «Questo è un riconoscimento non per un film, ma per la mia intera carriera», ha detto. «Un grandissimo onore, mi sembra di essere in un sogno». E le minacce di morte? «Non ne so niente». Ma come, la notizia è stata ripresa su tutti i quotidiani italiani, la stessa Alessandra ha detto che ne avete discusso assieme. «Forse volevano non ammazzarmi, ma abbracciarmi a morte». Tornerebbe a lavorare con Mastroianni? «Certo, se dovesse capitare l'occasione...». Voluto e fondato dall'ex sindaco Sonny Bono, la metà meno famosa di Sonny and Cher, il fe¬ stival di Palm Springs non è Cannes e nemmeno Berlino. Ma mentre a Cinecittà si discute sulla crisi perenne del cinema italiano e si studiano strategie per far fronte all'assalto di Hollywood, qui, nel luogo preferito da attori, registi e produttori della capitale del cinema per venire a passare il week-end, il nostro cinema ogni anno è il più esposto ed amato. In questi giorni si può assistere a una retrospettiva di Federico Fellini, 22 film da «Luci del varietà» a «Intervista». Poi hanno fatto vedere «Morte di un matematico napoletano», «Il lungo silenzio», «La scorta», «Fiorile», «Stefano Quantestorie» e «Il grande cocomero», per il quale si è presentata di persona anche Francesca Archibugi, arrivata in California per il rituale giro promozionale in vista della campagna per gli Oscar. A un anno da quando Marcello Mastroianni ha ricevuto il premio speciale del festival, questa volta è poi toccato alla Loren. Anzi, come la chiamano tutti qui, alla Lorèn, con l'accento sulla «e». Presentata da Arthur Hiller, nel '72 suo regista in «L'uomo della mancia» e oggi presidente dell'Academy of Motion Pictures» come «il più celebre oggetto di esportazione dell'Italia», la Loren ha scoperto che in adorazione, sabato, c'era anche il folto contingente di giornalisti. Niente domande su Alessandra, dunque, e niente sull'amicizia che lega suo figlio Edoardo, che era qui con lei, a Michael Jackson. Anche i pochi minuti in cui la Loren si è concessa alla stampa sono diventati così una celebrazione. Qual è il suo film favorito? «Ne ho fatti tanti e sono tutti importanti, parte di quel mosaico che è la mia carriera». Forse «El Cid», che è stato appena ristampato? «Quando l'ho rivisto mi ha commosso molto. Mi ha ricordato di quando avevo vent'anni». La sua più grande soddisfazione? «Mio marito e i miei figli. Siamo la più felice famiglia al mondo». Nel ricevere il premio, la Loren ha aggiunto che desidera sia un riconosci¬ mento non solo per il passato, ma per il futuro. Quando le si chiede che cosa l'aspetta, parla solo, tuttavia, di «due o tre progetti» non meglio precisati. «Non sono più una teen-ager e non posso più fare certe cose d'attrice ha 59 anni, n. d. r.). Devo essere molto selettiva, scegliere film adatti alla mia età e alla mia personalità». Non si sente discriminata come le altre sue colleghe che iniziano ad accumulare capelli grigi? «Capelli grigi? Io veramente non ne ho neanche uno. Sarò fortunata, ma l'età per me non è un problema». E se ne va, la schiena dritta e il petto in fuori concedendo a destra e a sinistra occhiate e sorrisi alla folla in ammirazione. Come una diva vecchia maniera. Lorenzo Soria Sofia Loren è arrivata a Palm Springs raggiante, abbronzata, vestita di lamé