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I/oro di Gunther I/oro di Gunther Pisa, al pastore tedesco una fortuna da nababbi Quella di Gunther non si può proprio chiamare una vita da cani. Eppure, Gunther IV, undici mesi, è uno stupendo esemplare di pastore tedesco, figlio di Gunther III, e suo erede universale. Un cane un po' speciale. Se la spassa in una villa nelle campagne di Fauglia, in Toscana, vicino a Pisa, circondato da gente premurosa, che gli corre intorno appena abbaia, mentre lui s'aggira annoiato fra la piscina e il parco. Di solito magari succede l'incontrario. Qui c'è il macchinone pronto per lui, la psicologa, la cuoca, le cameriere. Tutto, grazie a un'eredità. Perché il babbo, altro cane un po' speciale, è morto di vecchiaia a 17 anni (che per un cane sono davvero una gran bella età, quasi come un uomo centenario), dopo aver ereditato una immensa fortuna: tre anni fa, una ricchissima signora di Monaco gli ha lasciato tutta la sua proprietà, la bellezza di 136 miliardi di lire, creando addirittura una fondazione che porta il suo nome, la Gunther Foundation. Come dire, fortuna da cani. Da allora, la famiglia non si può dire che se la passi male. Gunther IV ha ereditato tutto dal padre, Gunther III. E adesso vive assistito in un parco tutto suo con una piscina personale, una cuoca che gli prepara prelibatezze («mangia di tutto, ma preferisce le zuppe di pesce», dice sorridendo) e un plotone di addetti al suo servizio. Anche quando piove o diluvia Gunther viene portato a spasso, con autista e tanto di macchinone da scegliere. Magari, gli capita di soffrire un po' di solitudine come può succedere ai miliardari. Tant'è, in fondo si può sopportare. Lui, Gunther IV, avrebbe una gran voglia di giocare con i bambini, ma i curatori vogliono che gli stiano accanto soltanto i dipendenti della Fondazione Gunther. Loro sanno come coccolarlo, [r. cri.] Gunther, cane super-fortunato: ha ereditato 136 miliardi