Anche Dolce & Gabbana puntano sul micro-kilt Uomo in gonna è belici Parola di Versace

Anche Dolce & Gabbana puntano sul micro-kilt Anche Dolce & Gabbana puntano sul micro-kilt Uomo in gonna è belici Parola di Versace MILANO DAL NOSTRO INVIATO Duello a colpi di sottane. La sfida arriva da Gianni Versace e Dolce e Gabbana che propongono la gonna per lui nelle linee giovani «Versus» e «D. &. G». E guai a dire: «l'aveva già fatta Jean-Paul Gaultier nell'85». Questa volta è diverso, tuonano i couturier. Tutta un'altra storia. Non si tratta di provocazione. Il micro kilt sui calzoni, per Versace, e la maxi scozzese sopra ai jeans, per Dolce e Gabbana, sono un gioco. «Pure gag, accessori divertenti. New York è piena», sdrammatizza Versace. Ma in Italia a chi le metterebbe? «A persone carine e spiritose come Adrea De Carlo, Roberto Benigni e Rutelli. Non parliamo di politici vecchi e tromboni, mi hanno stufato», sottolinea Versace. E' questo il nuovo che avanza? «Ma no, è uno dei tanti aspetti. Versus si rivolge ai giovanissimi, è ovvio che estremizzi certe tendenze. Ma la mia collezione è ben altra cosa. C'è un'attenta ricerca di tessuti e volumi, le giacche diventano camicie, sono prive di strutture, appaiono stropicciate, devono durare nel tempo. I maglioni prendono il posto delle bluse, le tinte si smorzano», continua Versace, un fatturato complessivo che oltrepassa i mille miliardi, di cui duecento provengono dalla Versus. Per Dolce e Gabbana quel sottanone rappresenta la libertà di osare, il bisogno di novità degli adolescenti. Ma intanto eccoli lì, pochi o tanti centimetri di stoffa pronti a far discutere, a scioccare. «Come esiste il piercing (la pratica di inanellarsi il corpo), può esserci la gonna. Sono fenomeni attuali che sfruttano l'ambiguità sessuale per far colpo. La moda ne ha bisogno», commenta Giancarlo Giammetti, braccio destro di Valentino. La maison Garavani ha imboccato ben altre strade privilegiando il misticismo orientale e la voglia di pulizia degli abiti accostati al corpo. Oggi a Milano s'inaugurano le tre giornate dedicate al prèt-à-porter maschile per l'inverno '94, con più di quaranta appuntamenti. Insieme con le novità modaiole, che come abbiamo già detto non si limitano alla sottana, si nota una certa ricercatezza nelle presentazioni. Fra le new entry in Fiera c'è Canali. L'azienda, che nel '34 fece la sua fortuna fornendo impermeabili all'esercito, farà sedere i manichini al posto del pubblico. Trussardi elimina addirittura la passerella per mischiare gli indossatori ai presenti. Laura Biagiotti, in Montenapoleone, ricrea una sorta di campo da golf ispirandosi al suo green di Guidonia. Versace blocca Via Del Gesù e copre con una tensostruttura il giardino dove mostra tre delle sue linee: Versace, Versus e Istante. Attesissimo l'americano Oscar de La Renta. Il sarto favorito dalle star per la prima volta firma abiti maschili, prodotti in Italia dalla Hitman. Grandi cambiamenti anche nella scelta degli indossatori. Questi ri¬ flettono una totale inversione di gusto. «Volti, non muscoli», dice Valentino, che rispetto all'anno prima ha aumentato le vendite di abbigliamento maschile del 45 per cento e apre due negozi a Parigi. Nel cast di Garavani e in quello di Krizia spiccano ragazzi magri, sofferenti, con i capelli rasati a zero e lo sguardo profondo. Fine degli americani ipervitaminizzati. Trionfa il tipo europeo, ciondolante e sciatto. Krizia ha scelto Manuel per la sua campagna pubblicitaria. Un venezuelano di 26 anni con gli occhi viola, la barbetta incolta. Sul suo fisico asciutto le lunghe giacche in velluto cangiante «masticato», pantaloni di leopardo ecologico e i microgolf Anni Settanta risaltano meglio. A tratti questo stile ricorda quello dei sobborghi negri di New Orleans. Ancora di minoranze si parla da Quirino Conti, creatore della Inghirami Studi. L'architetto Conti si è lasciato sedurre dai Paesi dell'Est dando vita a un sapiente cocktail, dove pantaloni montenegrini si accostano a gilet di sapore serbo e camicie da pastore. Morale? La cultura dell'interiorità sostituisce l'arroganza dell'apparire. E, mentre la Lega predica l'ordine, la moda si ribella a suon di caos recuperando e mischiando le tradizioni folk di tutte le minoranze etniche. Antonella Arrapane Sarà presentata alle sfilate di moda maschile di Milano che si aprono oggi o-kilt lici inizzati. ndolante Manuel icitaria. con gli olta. Sul giacche icato», ogico e i risaltano ricorda di New anze si creatore chitetto ai Paesi sapiente ontene sapore Morale? sostituirire. E, rdine, la os recuadizioni tniche. rapane Nell'immagine grande uno dei modelli proposti dagli stilisti: il mini kilt sopra i pantaloni. Qui a fianco uno degli indossatori

Luoghi citati: Italia, Milano, New Orleans, New York, Parigi