Raffica dì attentati, terrore in Messico

Raffica dì attentati/ terrore in Messico CENTRO AMERICA 11 governo accusa la Chiesa di complicità con i ribelli. 11 presidente Salinas nomina tre mediatori i Raffica dì attentati/ terrore in Messico Nuovi attacchi dei gruppi guerriglieri a caserme e impianti CITTA' DEL MESSICO. La rivolta indigena nello Stato meridionale messicano di Chiapas sta facendo sentire la sua eco nel resto del Paese con attentati terroristici in varie città e minaccia di far tremare persino il governo di Carlos Salinas De Gortari. Un'auto-bomba è scoppiata ieri difronte alla zona militare numero uno a Nord della capitale senza causare vittime. E ancora ieri un commando ha abbattuto un traliccio dell'alta tensione sempre nella zona Nord di Città del Messico. Il procup (partito rivoluzionario operaio clandestino unione del popolo ) e il pdlp (partito dei poveri) hanno rivendicato, con una telefonata ed un documento fatto pervenire all'«Ansa», i due attentati di sabato a Città del Messico e ad Acapulco affermando di aver fatto saltare anche il gasdotto nei pressi della località di Tuia. In un «documento politico mi¬ litare», il procup afferma che il Paese «è in guerra» ed invita la popolazione ad unirsi alla lotta portata avanti nel Chiapas. Nel documento «politico-militare» si chiede «la fine del genocidio, dei bombardamenti contro la popolazione civile», nonché «il rispetto delle convenzioni di Ginevra e dei prigionieri di guerra» che, afferma, sono sistematicamente violate dall'esercito accusato di «sequestri, assassinii e torture». Il procup e il pdlp sono due organizzazioni clandestine di guerriglia urbana nate all'inizio degli Anni Settanta sulla scia della sanguinosa repressione del movimento studentesco nel '68. La rivolta, che l'esercito non è riuscito completamente a domare, potrebbe avere effetti dirompenti anche per il governo. Voci sempre più insistenti, riprese dalla stampa, parlano della possibilità della rimozione del ministro dell'Interno Patrocinio Gonzales. Questi, ex governatore di Chiapas, aveva per anni, sino a pochi giorni prima della rivolta, negato l'esistenza di qualsiasi organizzazione guerrigliera nello Stato meridionale. L'eventuale rimozione di Gonzales potrebbe essere interpretata come un gesto del presidente Salinas per aprire la porta ad una soluzione non militare, ma significherebbe anche che la crisi del Chiapas è ormai un fatto politico nazionale, come sostengono Chiesa ed opposizione. Secondo gli osservatori la rivolta, che potrebbe durare ancora mesi, appoggiata da azioni terroristiche come quelle rivendicate dal procup, potrebbe crearo un clima di instabilità con conseguenze imprevedibili sulle prossime elezioni presidenziali di agosto. Il Presidente messicano ha nominato tre intellettuali del Chiapas come mediatori del conflitto in corso. Salinas intende i istituire una commissione spe¬ ciale di cui faranno parte lo scrittore Eraclio Zepeda, l'antropologo Andres Fabregas Puig e il senatore Eduardo Robleo, quest'ultimo del Partito rivoluzionario istituzionale, al governo. I tre inizieranno il loro lavoro da subito ed avranno sede nella capitale dello Stato, Tuxtla Gutierrez. Il loro compito è quello di aprire un dialogo con i gruppi locali che hanno dato inizio alla rivolta armata. Ma parallelamente la Procura generale della Repubblica di Città del Messico sta svolgendo indagini su un vescovo, vari religiosi messicani e stranieri e alcuni deputati della sinistra sospettati di avere vincoli con l'esercito zapatista. Questo proprio mentre il vescovo implicato, monsignor Samuel Ruiz, noto esponente della teologia della liberazione, ha annunciato di avere accettato un'offerta della guerriglia per svolgere una mediazione. [Agi-Ansa]

Persone citate: Andres Fabregas Puig, Carlos Salinas, Gutierrez, Patrocinio Gonzales, Salinas, Samuel Ruiz

Luoghi citati: Centro America, Citta' Del Messico, Città Del Messico, Ginevra, Messico