Nelle stazioni sciistiche si prenota dopo le feste. Un albergatore: «Rivediamo gente che sorride» Tanta neve tornano gli stranieri di Luisella Re

Nelle stazioni sciistiche si prenota dopo le feste. Un albergatore: «Rivediamo gente che sorride» Nelle stazioni sciistiche si prenota dopo le feste. Un albergatore: «Rivediamo gente che sorride» Tanta neve, tornano gli stranieri Si preannuncia una stagione d'oro in montagna Tante speranze sotto la neve delle montagne torinesi dove, lontano dalla pianura intossicata di pessimismo, si respira l'«aria buona» dei vecchi tempi. Dice a Oulx l'ingegner De Matteis, direttore dell'Azienda turistica ed ex presidente degli albergatori valligiani: «Ci sono figli di villeggianti sui 7-8 anni che, abituati a quella artificiale, non avevano mai vista tanta neve "vera". Ce li eravamo dimenticati i bambini che giocano a palle di neve, oppure i padri che passeggiano in paese tirandosi dietro il bebé in slittino». Quasi una manna questo candore che ammorbidisce persino le asprezze della crisi. «Abbiamo stentato fino a Natale, causa la poca neve e i pochi soldi in giro. Ma dal 26 dicembre il panorama si è fatto bianco e le prospettive più rosa. Tutto pieno. E il meglio è che, dopo la tradizionale calma che segue l'Epifania, il lavoro continuerà». Si riaffacciano al valico persino i francesi scomparsi da 2 o 3 anni. La neve ha favorito il nostro versante rispetto alle loro stazioni inondate di pioggia, l'esodo è assecondato dal franco più forte dopo la svalutazione della lira. Riassume al grand hotel «Sestriere» il direttore Fabrizio Edera: «Il 9 gennaio del '93 è stato più triste di oggi. A Sestriere si passeggia tra un metro di neve fresca, stupenda. E la gente di città cede al richiamo anche se le prenotazioni continuano a pervenirci con anticipo minimo. Ieri, ad esempio, alcuni liguri hanno prenotato la settimana bianca che inaugureranno già oggi». Altre novità? «I turisti si organizzano in gruppo per ottenere sconti maggiori e la crisi smorza ogni lusso. Le signore-bene girano in giacca a vento, solo qualche sprovveduta si esibisce ancora in pelliccia» Molto understatement anche tra la rappresentanza di sciatori inglesi che, smistata ogni domenica a Caselle, affolla Sauze. Spiega Giovanni Debili, albergatore del «Savoia» e presidente della Pro Loco: «Le agenzie del Regno Unito hanno ricominciato a inviarci 1200-1500 ospiti a settimana dal 2 gennaio. Avevamo troncato i contatti negli anni Ottanta: ci sfasciavano tutto, si sbronzavano di continuo. Ma la pausa è servita: assaporata negli inverni più recenti la quiete delle nevi austriache, le ondate londinesi di ritorno dimostrano un encomiabile fair-play». In coda agli skilift anche notevoli file di sciatori del Centro e del Sud Italia: mai visti tanti pullman in arrivo da Toscana, Lazio, Basilicata e Sicilia. Tutto bene, allora? A Bardonecchia Piero Rappelli, titolare della pensione Myosotis e presidente dell'Apt locale, preferisce non fidarsi: «Qualcosa si muove più dell'anno scorso, ma a febbraio le prenotazioni lasciano ancora grossi margini di disponibilità. E' vero: la neve non è mai stata così bella. Speriamo però che non arrivi lo scirocco». C'è chi non ci pensa e se la gode, accontentandosi delle previsioni rimesse al bello a partire da oggi: valichi e strade montane aperte nell'intera vallata, seg¬ giovie a pieno ritmo anche se fuori pista persiste il pericolo di valanghe. Confessa Roberto Veglia al ristorante-albergo Asplenia di Bardonecchia: «Quassù la novità vera è l'allegria. Rivedere in giro gente che sorride, di questi tempi, sembra un regalo». Luisella Re A Oulx come a Sestriere nelle valli del Canavese e di Lanzo c'è mediamente un metro di neve e gli impianti funzionano a pieno ritmo Gli esperti ricordano che c'è il pericolo di valanghe

Persone citate: De Matteis, Fabrizio Edera, Giovanni Debili, Piero Rappelli, Roberto Veglia