Il via all'opera gra2ie a Scalfaro: interessa 45 mila studenti Palazzo Nuovo avrà un figlio

Il via all'opera gra2ie a Scalfaro: interessa 45 mila studenti Il via all'opera gra2ie a Scalfaro: interessa 45 mila studenti Palano Nuovo avrà un figlio Tre piani sulpiazzale Aldo Moro E' stato di parola il Presidente della Repubblica, Scalfaro. Lo scorso novembre, all'inaugurazione dell'anno accademico, aveva assicurato il rettore Dianzani: «Lei s'è lamentato perché alcuni ministeri ritardano nel prendere decisioni. Le prometto che interverrò per conoscere i motivi di questi comportamenti e per sciogliere i nodi da lei elencati». Detto e fatto. Due mesi dopo la promessa, ecco il risultato: il permesso del ministro dei Lavori pubblici, Merloni, per costruire il palazzetto Aldo Moro, sull'omonimo piazzale a fianco di Palazzo Nuovo, e l'ole per proseguire i lavori della biblioteca sotterranea nello stesso Palazzo Nuovo, bloccati da tempo. Erano anni che l'Università attendeva il semaforo verde per le due opere che vedevano coinvolti Comune, Regione, ministeri ed enti vari. Anni di promesse non mantenute, di lungaggini burocratiche, di muri di gomma impenetrabili. Roba da far venire un fegato grosso così agli amministratori dell'ateneo. Poi l'arrivo di Scalfaro, le lamentele di Dianzani, le promesse del Capo dello Stato. Che cos'è successo, prof. Dianzani? «E' successo che qualche giorno dopo l'inaugurazione dell'anno accademico ho potuto incontrare il ministro del Tesoro, Barucci. Ha voluto conoscere i motivi delle nostre proteste. Su alcuni punti (ad esempio su finanziamenti speciali) ci ha detto un no secco, su altri un "vedremo", su altri ancora un "è possibile e interverrò". Devo dar atto al ministro e al presidente Scalfaro che sono stati di parola». Non è di poco conto il permesso arrivato da Roma per costruire quella che nell'elenco delle opere di edilizia universitaria torinese è chiamata «struttura leggera per aule e diritto allo studio» a favore delle 4 facoltà umanistiche. Comprende 12 aule per 2500 posti, biblioteca, centro incontri, bar-tavola calda, otto uffici-studi per docenti, aree verdi attrezzate oltre a un garage sotterraneo per 400 posti auto. Il tutto distribuito su tre piani fuori terra (13 metri d'altezza) e su 40 mila mq. Spesa prevista, 45 miliardi, 17 dei quali finanziati e subito disponibili. Già pronto il «progetto di massima» che può diventare esecutivo (l'ultima parola spetta al con-, siglio d'amministrazione). «Confidiamo di iniziare i lavori entro l'anno - dice il rettore Dianzani e di terminarli in un triennio». Nel frattempo continuerà a funzionare il prefabbricato che, quando sarà costruito il nuovo palazzetto, potrebbe essere trasferito a Grugliasco a disposizione di Agraria e Veterinaria, le due facoltà destinate a spostarsi nell'area dell'ex ospedale psichiatrico. Ma il previsto «figlio minore» di Palazzo Nuovo riuscirà a risolvere tutti gli annosi problemi dell'ormai carente, vecchia sede delle facoltà umanistiche? Una volta nato a cresciuto, farà abor¬ tire il mega-palazzo da centinaia di miliardi previsto anche dal piano regolatore sull'attuale area Italgas? «Sono due cose diverse rileva il prof. Dianzani -, l'una non esclude l'altra. Conviene andare con gradualità. Ora pensiamo a realizzare il palazzetto Aldo Moro, possibile dopo oltre 20 anni di tira e molla, poi ci occuperemo del raddoppio di Palazzo Nuovo sull'area Italgas e dei fon¬ di da trovare. L'obiettivo è di dare una sistemazione dignitosa agli attuali 45 mila iscritti a Lettere, Giurisprudenza, Magistero e Scienze politiche (oltre la metà di tutti gli studenti dell'ateneo) e alle centinaia di docenti. Non possiamo ricorrere sempre alle misure-tampone come i cinema. Non è giusto, non è dignitoso». Guido J. Paglia Il nuovo palazzetto sorgerà sul piazzale Aldo Moro a fianco di Palazzo Nuovo dove è stato installato un prefabbricato. Vi sono aule per parte dei 45 mila studenti di Lettere Magistero, Legge e Scienze politiche

Luoghi citati: Grugliasco, Roma