Alberto e Debby che capitomboli

Alberto e Debby che capitomboli Fuori i due azzurri in Coppa Alberto e Debby che capitomboli Non è stata un giornata esaltante quella di ieri per lo sci azzurro: Se lo slalom gigante di Kranjska Gora ha finalmente premiato il talento e la determinazione di Matteo Belfrond, valdostano ventiseienne, classificatosi al secondo posto, a una manciata di centesimi dal vincitore (lo svedese Nyberg), Alberto Tomba è rimasto vittima di una sbandata. Su una pista resa scivolosa dalla pioggia il bolognese, subito dopo l'intermedio della prima manche si è inclinato troppo, ha toccato la neve con uno scarpone e un braccio, ed è finito fuori dal tracciato, evitando per miracolo una brutta caduta. E' invece ruzzolata, anche lei senza danni, la Compagnoni, nel SuperG di Altenmark. La valtellinese si è ritrovata nelle reti di protezione, facendo temere il peggio, anche perché poco più avanti c'era un pericoloso tronco d'albero. «Mi sono spaventata - ha detto Debby - perché non riuscivo più a togliermi dall'incomoda posizione. Ma è andata bene, neppure un graffio». La cattiva sorte non ha invece risparmiato la bella norvegese Loedemel che, in una rovinosa caduta, ha riportato una lesione al ginocchio destro e quasi sicuramente dovrà saltare le Olimpiadi di Lillehammer. Piccola consolazione: potrà forse chiedere i danni agli organizzatori della stazione turistica austriaca che hanno preparato una gara troppo pericolosa, un SuperG che era una discesa libera con un paio di tornanti. Infatti dopo cinque incidenti (capitomboli anche per la Gallizio, per le tedesche Haeusl e Erti) e varie interruzioni, la gara è stata annullata per ragioni di sicurezza, dopo la partenza di 32 atlete. Un doppio reclamo della squadra svizzera, ritenuto valido sul piano formale, è poi stato accettato e la classifica confermata. Un giallo (con sospetto di brogli) e anche un brutto pasticcio. Così ha vinto per la prima volta (e con pieno merito, per quanto la riguarda) la venticinquenne Heicfi Zurbriggen, sorella del famosissimo Pirmin. Dietro di lei l'austriaca Eder e la tedesca Seizinger. Prima italiana, la Perez, settima. In Coppa è sempre al comando l'austriaca Anita Wachter. COSCIA A PAG. 33 Alberto Tomba un attimo prima di perdere l'equilibrio nel gigante

Persone citate: Alberto Tomba, Anita Wachter, Compagnoni, Gallizio, Haeusl, Matteo Belfrond, Nyberg, Perez, Seizinger