«HO TRADITO LA PATRIA» verbali dell'interrogatorio del marzo 1959 dopo la pubblicazione di una poesia sul «Daily Mail»

«HO TRADITO LA PATRIA» «HO TRADITO LA PATRIA» / verbali dell'interrogatorio del marzo 1959 dopo la pubblicazione di una poesia sul «Daily Mail» ■SI L 14 marzo 1959 il procuratore generale dell'Urss, l| Consigliere di Giustizia Effettivo di Stato R. A. il Rudenko ha interrogato il cittadino sottoindicato, I che si è qualificato come segue: Pasternak Boris _il Leonidovic, nato nel 1890, nazionalità ebraica, sposato, senza partito. Al cittadino Pasternak è stato chiarito che è stato chiamato per un interrogatorio a seguito delle sue attività contro delle leggi dello Stato sovietico. Domanda: E' noto che la sua opera II dottor Zhivago contiene invenzioni calunniose e insulta l'ordinamento sociale e statale dell'Urss. Essa viene usata dalla reazione internazionale in una campagna di ostilità contro l'Urss. La sua attività s'inquadra in un reato contro lo Stato di particolare pericolosità e, in base alla legge, comporta responsabilità criminale. E' anche ben nota l'unanime denuncia dell'opinione pubblica sovietica della sua attività, inconciliabile con le norme di comportamento del cittadino sovietico. Le chiedo se fosse davvero sincera la sua dichiarazione, pubblicata nel novembre '58, a proposito del suo patriottismo e contenente l'ammissione dei suoi errori. Risposta: Sì, fu completamente sincera. D. La procura dell'Urss dispone di materiali in base ai quali risulta che lei, abusando del trattamento umano riservatole dal governo sovietico e nonostante la sua pubblica dichiarazione di patriottismo e il riconoscimento degli errori commessi, che ora ribadisce essere stati sinceri, ha tuttavia segretamente continuato un'attività consape¬ vole diretta a danneggiare la società sovietica. Risponda alla domanda: ha consegnato a qualcuno dei corrispondenti stranieri le sue opere antisovietiche? R. Nei fatti, all'inizio di febbraio di quest'anno, si è verificato il caso dell'incauta consegna di alcuni versi, compresa la poesia Premio Nobel, al corrispondente del giornale inglese Daily Mail, che era venuto a trovarmi in dacia. Consegnando quelle poesie a Brown, gli dissi tuttavia che non erano per la pubblicazione e che le davo sotto forma di autografo, come mi era stato chiesto. La consegna della poesia Premio Nobel, il cui contenuto può essere facilmente interpretato come una calunnia nei confronti del trattamento veramente umano riservatomi dal Potere sovietico, è stata un'imprudenza fatale. D. Questo è il Daily Mail dell'11 febbraio di quest'anno, con la pubblicazione della sua poesia Premio Nobel con la fotocopia del suo manoscritto e l'affermazione del corrispondente Brown secondo cui lei gli avrebbe consegnato la poesia per la pubblicazione. Cosa può dire al riguardo? R. Se la memoria non m'inganna non gli diedi la poesia perché la pubblicasse. Prendendo visione del giornale mi rendo conto che in pratica le mie parole e i miei scritti vengono usati per insultare la società sovietica. Sono molto dispiaciuto perchè questo nuovo episodio mette in dubbio la sincerità della mia decisione di servire la Patria. Condanno il mio comportamento e sono consapevole perfettamente del fatto che esso implica ima mia responsabilità di fronte alla legge in quanto cittadino sovietico. (...)

Persone citate: Brown, Pasternak, Pasternak Boris, Rudenko

Luoghi citati: Urss