Elegante e contaminata
Piatti piemontesi e parcheggio della vettura Con i francesi Dedale primo concerto del '94 al Folk Club Elegante e contaminata Fra musica celtica, orientale, jazz Non è facile - mai, e di questi tempi in particolar modo - lavorare nel campo dello spettacolo salvando sia i bilanci, sia la dignità artistica delle proposte. Ci riesce il Centro di Cultura Popolare: vuoi perché abituato da sempre a far di necessità virtù, in francescana povertà; vuoi perché, avendo ben operato in passato, può oggi contare su un pubblico attento alle proposte più varie: è il caso del concerto che inaugura stasera il 1994 al «Folk Club» di via Perrone 3 bis. Sono di scena i francesi Dedale, gruppo «folk progressivo» di Grenoble che promette contaminazioni celtiche orientali, jazz. Dopo i Dedale, al «Folk Club» arriveranno il fiorentino Antonio Breschi e l'iraniano All Tajbakhsh, insieme venerdì 14; il bluesman Guido Toffoletti sabato 15, l'americano Richard Shindell giovedì 20, lo Stick & String Quartet il 29; e in febbraio la Babilonia Orchestra, Pierre Bensusan e altri ancora. Ma l'impegno maggiore del Centro di Cultura Popolare adesso è rivolto alla «stagione» organizzata in collaborazione con il Teatro Regio: il cartellone promette sabato 22 gennaio, in anteprima nazionale, i rinati Area al Piccolo Regio. Seguirà, 11 10 febbraio, Alan Stivell. Anche il Teatro Juvarra continua a dedicarsi con intelligenza al folk, e in genere alla musica più «sotterranea»: dal 10 al 12 gennaio riproporrà il rumo¬ rista Paolo Ciarchi. E Sergio Martin, il «patron» del teatro, vorrebbe ospitare altri artisti sottovalutati. Ad esempio, i «fratelli d'arte» messi in ombra dai parenti celebri: Giorgio Conte, Eugenio Bennato, Luigi Grechi (nato De Gregori). Pure i centri sociali mostrano interesse per il folk: «El Paso» proporrà il 15 gennaio il gruppo occitano Lou Dalfin. [g. fer.] Anche al Piccolo Regio musica folk (I' I febbraio) con l'arpista bretone Alan Stivell
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