Venga a prendere un Expresso da noi

Venga a prendere un Expresso da noi Venga a prendere un Expresso da noi Un curioso prototipo di piccolo taxi per New York DETROIT. I prototipi, o concept care, che le case espongono hanno sempre due motivazioni: da un lato presentare soluzioni avveniristiche e dall'altro saggiare la reazione del pubblico con modelli molto vicini alla futura produzione di serie. I tre grandi costruttori americani hanno approfittato del «loro» Salone di Detroit per compiere appunto queste operazioni. La General Motore ha forse sorpreso un po' tutti presentando un prototipo Cadillac che in realtà è la vereione di lusso della nuova Opel Omega. Dotata di un motore V6 di tre litri, la Cadillac LSE verrà prodotta probabilmente in Germania per essere venduta negli Usa fra due anni. L'altra concept car del gruppo, la Sunfire della Pontiac, richiama il nome del nuovo modello che sarà commercializzato in autunno e che avrà alcune delle note stilistiche di questo spyder. La caratteristica principale della Sunfire è il motore a quattro cilindri in linea di 2.4 litri, un bialbero con 16 valvole e compressore volumetrico con intercooler da 225 Cv. Sunfire significa fuoco solare e, in effetti, la vettura offre prestazioni elevate grazie a un cambio automatico a controllo elettronico. La Chrysler ha presentato tre modelli da ricerca che hanno in comune il pianale della nuova Neon, e il coupé Viper GTS, di cui si parla a parte. L'Aviat è sicuramente lo studio più avanzato in fatto di aerodinamica: si è arrivati a un Cx di 0,20, valore notevole per una berlina a quattro posti. Il «trucco» è stato quello di creare due carrozzerie nella parte posteriore, una interna e ben carenata «a goccia» per i passeggeri e una esterna per racchiudere le ruote. Tra i due corpi ci sono canali per l'aria che creano una forma molto curiosa. Per migliorare l'aerodinamica le gomme posteriori sono più strette di quelle anteriori. Il veicolo più curioso della Chrysler è però l'Expresso, con i suoi finestrini rotondi. Concepi¬ to come soluzione agli ingorghi del traffico, ha quattro posti con spazio per un bagaglio a mano sotto ciascun sedile, come accade negli aerei, e un potente motore di 132 Cv con cambio automatico a tre marce. Ma, soprattutto, l'Expresso è un taxi piccolo, con im passo di m 2,31 e una lunghezza di soli 3,60 metri. Inoltre, è dotato di sistemi elettronici di intrattenimento (videogiochi) e di navigazione. I tecnici della casa di Detroit hanno calcolato che se i 35 mila taxi di New York fossero grandi come l'Expresso si libererebbero 40 miglia (64 chilometri) di corsie stradali. Infine, il Venom (Veleno), probabile figlio della spor¬ tiva Viper, è un coupé di elevate prestazioni: motore V6 di 245 Cv e cambio manuale a sei marce. Il gruppo Ford Mercury e Lincoln ha messo in campo due vetture di netta derivazione Mondeo, quali la Fou Profile e la Mercury Premys: quest'ultima prefigura la vereione di serie che sarà chiamata Mistique e costruita negli Stati Uniti. Anche nel caso della Lincoln Contempra abbiamo la prefigurazione di un prossimo nuovo modello Continental: è una vereione di lusso di interpretazione americana, con inserti in legno (che sembra plastica, per la verità) nelle porte e nel cruscotto e una quantità di sistemi elettronici a comando vocale. Trazione anteriore e grosso motore V8. Il Ford Power Stroke, invece, fa parte della famiglia dei veicoli per il tempo libero di derivazione commerciale, ossia di quei camioncini e furgoni molto popolari in America. In questo filone è da citare un'interessante elaborazione realizzata dall'ASC sulla base di un camioncino Chevrolet: il tetto della cabina è reso amovibile in due parti e il vetro posteriore, come i due laterali, è azionato elettricamente. Si chiama S10 Targa e si può assimilare a uno spyder, ma con grande spazio per i bagagli. Gianni Rogliatt:

Persone citate: Aviat, Expresso, Ford Power Stroke, Mondeo

Luoghi citati: America, Detroit, Germania, Lincoln, New York, Stati Uniti, Usa