Befana greca per Bologna

La Buckler nell'Euroclub ha un difficile impegno casalingo BASKET La Buckler nell'Euroclub ha un difficile impegno casalingo Befana greca per Bologna La squadra di Bucci affronta il temibile Panathinaikos dell'eterno Galis I modesti inglesi del Guilford ospiti della Benetton, la Clear a Zagabria BOLOGNA. La Befana dei canestri ha infilato dentro la calza del 1994 un turno di coppe europee che molte squadre avrebbero schivato volentieri in questo trafficatissimo inizio d'anno. Stasera si giocherà, infatti, il settimo turno dell'Euroclub, con le tre squadre italiane costrette agli straordinari. Ma se la Clear Cantù, già fuori dai giochi nel suo girone, affronterà a Zagabria il Cibona in un incontro pressoché inutile, Benetton e Buckler faranno sul serio per cercare di dare corpo alle rispettive classifiche, che vedono i trevigiani quarti nel girone A e i bolognesi secondi nel raggruppamento B. La Benetton, in piena crisi di gioco e risultati in campionato, ha un impegno facile (ore 20) contro i modesti inglesi del Guilford. Bologna, invece, dopo essere stata colpita e affondata dal «missile» di Nando Gentile nel big match di Capodanno a Trieste, è alle prese (ore 18) con il Panathinaikos. Cliente ostico e imbottito di campioni, il club greco è capolista nel suo girone europeo e si annuncia come una delle grandi sorprese della stagione, che avrà il suo epilogo in aprile a Tel Aviv. La Buckler stringe i denti dovendo presentare una squadra forzatamente incompleta: oltre all'assenza di Schoene, il nuovo straniero utilizzabile solo in campionato, Bucci sarà costretto a fare a meno anche di Brunamonti, il suo capitano, alle prese con uno stiramento malandrino a un polpaccio. Bologna dai due volti, quindi, da qui alla fine della stagione e senza l'ala-pivot Schoene più debole sotto rimbalzo, in un torneo europeo che presenta squadre potenti e affidabili proprio nel settore dei centri. Caso del Panathinaikos, quarto nel campionato ellenico, che ha da poco cambiato il suo allenatore: al posto del burbero e poco gradito Pavlicevic, accusato del mediocre piazzamento nel torneo nazionale, è arrivato Costa Politis. E con lui si sono concretizzati anche i risultati: nove partite vinte consecutivamente, due delle quali contro l'Aris Salonicco e l'Olympiakos con una nuova, ennesima consacrazione per Nick Galis, 36 anni, che sta vivendo una seconda giovinezza. E' Galis, il «dio greco» dei canestri, già campione d'Europa con la sua Nazionale nel 1987, la bandiera di una pallacanestro che sta vivendo un boom economico senza precedenti. Le squadre elleniche possono infatti garantire stipendi da favola ai giocatori stranieri, i quali si vedono controfirmati contratti ormai impossibili da strappare altrove in Europa. Per questo la squadra di Atene ha potuto assicurarsi i servigi del pivot Vrankovic, stoppatore e rimbalzista egregio, che presidia l'area e darà vita stasera ad un duello ad alta quota con Binelli. Nonché le prestazioni del russo Volkov, l'anno scorso stella di Reggio Calabria ma poi transfuga in Grecia per motivi di mera «vii pecunia». Su di lui andranno a turno Carerà e Morandotti. Il quintetto di Politis è completato da Patavoukas e Ikonoumou, entrambi tosti e ligi al ruolo di scudieri del terribile trio. Un vero e proprio esame di greco, quindi, attende stasera i campioni d'Italia della Buckler, che possono tuttavia mettere sul piatto della bilancia la pericolosità di Danilovic, un asso di briscola notevole che dal suo sangue cestistico slavo sa trarre il meglio in partite così difficile e aspre. Leonardolannacci