Sgozza i 5 figli, poi si uccide

Sgozza i 5 figli, poi si uccide GERMANIA mmmmmm Erano emigrati dal Kazakhstan, i bambini avevano tra i 4 e i 12 anni Sgozza i 5 figli, poi si uccide Follia di un uomo dopo l'abbandono della moglie BONN NOSTRO SERVIZIO Una terribile tragedia familiare si è consumata in un piccolo appartamento di Osnabrueck, in Vestfalia. Sei cadaveri segnano la fine di una famiglia: cinque bambini con la gola tagliata da un coltello da cucina e il padre, assassino e suicida. Sono stati i pompieri, chiamati da un vicino, allarmato per il fumo che usciva dalle finestre dell'appartamento, a fare la macabra scoperta. I corpicini dei cinque bambini tra i quattro e i dodici anni erano sparsi tra il salotto e la camera da letto. Le tre bimbe e i due maschietti erano stati sgozzati con un grosso coltello che si trovava nell'appartamento. Tre di essi riportavano ferite all'addome. Un eccidio che fin dalle prime ore è apparso l'orribile testimonianza di un dramma familiare di povertà e disperazione. Il padre, un uomo di trentacinque anni, disoccupato, non presentava infatti tracce di violenza sul corpo. Nella ricostruzione della polizia, tutto conferma l'ipotesi di un quintuplo infanticidio da parte dell'uomo. La tragedia deve essere avvenuta tra l'una e le due di notte. Un vicino infatti verso quell'ora ha sentito dei rumori sordi e delle grida per circa quindici minuti. Per sette ore l'uomo è rimasto nell'appartamento con i corpi dei suoi figli. Poi ha acceso il fuoco ed è morto suicida nelle fiamme. Mercoledì mattina del fumo usciva dalla finestra e alle 9,40 un vicino ha telefonato ai pompieri Un dramma familiare annuncialo. Da mesi i vicini sentivano i violenti litigi tra marito e moglie: un giorno, verso la fine della scorsa estate, la donna in lacrime aveva raccontato che il marito l'aveva minacciata con un coltello, dicendo che avrebbe ucciso lei e i bambini. Poi la notte scorsa, dopo la decisione di divorziare dal marito violento, la donna si è rifugiata presso dei conoscenti e la sua fuga è stata la scintilla che ha fatto scoppiare la tragedia. La famiglia, della quale non è stato reso note il nome, viveva da appena un anno in Germania. Erano emigranti arrivati dal Kazakhstan. Degli «Aussiedler», come vengono chiamati i cittadini russi o polacchi che dimostrano di avere un nonno o un bisnonno tedesco. In virtù dello «jus sanguinis» ricevono la cittadinanza tedesca e un piccolo aiuto economico per superare le prime difficoltà. Ma nonostante il passaporto tedesco, per molti di loro l'adattamento dopo una vita passata in Siberia, nel Kazakhstan o in Ucraina è difficile. Se in Russia venivano considerati «tedeschi» (nonostante i loro antenati germanici risalgano spesso ai tempi della zarina Caterina), in Germania rimangono «russi». Francesca Predazzi

Persone citate: Francesca Predazzi

Luoghi citati: Bonn, Germania, Russia, Siberia, Ucraina