Debby cantando sugli sci

La forza: 190 CVcon Viscodrive. La quiete: interni in Alcantara. La Compagnoni si confessa: in slalom troppo spesso mi distraggo Debby, cantando sugli sci Oggi va in pista nel gigante diMorzine dove ha già vinto due superG di Coppa MORZINE DAL NOSTRO INVIATO Deborah Compagnoni è tornata sul luogo del delitto, se così si può dire. Qui l'azzurra vinse nel 1992 la sua prima gara di Coppa. In questo stesso luogo ha ottenuto lo scorso anno l'unico successo dopo la lunga sosta causata dall'incidente di Albertville. Due affermazioni che hanno segnato in maniera positiva la brillante carriera della ventitreenne valtellinese. E che racchiudono come in uno scrigno prezioso la medaglia d'oro olimpica. Una neve portafortuna, quella di Morzine, propiziatoria per iniziare un'altra serie di grandi risultati, se Debby credesse nella scaramanzia. Ma lei è fatta di tutt'altra pasta, solida e concreta. «A narte il fatto che qui avevo vinto :.ue SuperG ed ero arrivata seconda in gigante - racconta bisogna subito precisare che hanno cambiato tutto. La pista non è più la stessa, si trova su un altro versante. E poi, onestamente, non mi voglio far prendere dall'emozione dei ricordi. Ogni gara fa storia a sé. In questo momento mi sento più sicura in gigante. Spero però di fare bene anche nello speciale». Ecco il punto dolente: tre slalom, tre uscite di pista, dall'inizio della stagione. E tanti punti di Coppa buttati via. «Non so risponde Debby - non penso che sia un problema tecnico. E' forse un fattore psicologico. Anche perché si tratta di una disciplina nella quale è facile sbagliare. Forse non mi concentro abbastanza. Quando mi butto fra i paletti, mi viene da pensare di tutto, parlo con me stessa, guardo la gente lungo il tracciato, la riconosco. Sento persino l'altoparlante che scandisce gli intertempi. A volte con la mente vado lungo il percorso dove c'è una porta particolarmente impegnativa e così commetto degli errori nei punti facili. In altre occasioni canto. Negli ultimi mesi mi viene sempre di canticchiare un successo del gruppo "Four not blondes", una canzone che si chiama "What's up", cosa succede, cosa c'è nell'aria?». Appunto, cosa c'è nell'aria per Deborah Compagnoni? Fra poco più di un mese le Olimpiadi a Lillehammer. E nel frattempo si potrebbe fare un pensierino anche alla Coppa... «Io vorrei dedicarmi soprattutto ad affilare le armi. Per avere più sicurezza. E' inutile parlare di certi traguardi se prima non se ne raggiungono altri. Per la Coppa ci sono la Wachter e la Seizinger. Quest'ultima viene sempre fuori alla distanza. Certo, per uno sciatore la sfera di cristallo rappresenta un obiettivo inimitabile. Non è il risultato di una giornata fortunata, ma la somma di tante prove nella quale alla fine devi essere veramente il più bravo di tutti». Il successo, un gruzzolo di soldi, la popolarità. E' cambiato molto nella sua vita? «Mi pare di no - conclude Debby - credo di essere sempre la stessa. Vivo in famiglia e quando sono libera dagli impegni agonistici cerco di aiutare i miei nella gestione nel nostro albergo, la Baita Fiorita a Santa Caterina. L'unica differenza è che prima servivo a tavola, adesso sto al bar. E quando mi chiedono troppi autografi intralciando il lavoro vado in cucina. Per le feste di Capodanno ho preparato il menù, scrivendolo a mano. Mi piace disegnare». Ecco, forse rispetto a qualche tempo fa c'è più pressione nei confronti della sciatrice italiana che ha vinto più di tutte. «No, neppure questo. La sruadra azzurra sta andando benissimo. Le mie compagne riescono ad alleggerire la pressione. Bibian Perez, Morena Gallizio, Sabina Panzanini, Roberta Serra, Astrid Plank, tutte atlete che possono arrivare in alto». Oggi il gigante, domani lo speciale. Purtroppo le condizioni del tempo non promettono bene, potrebbero esserci dei problemi di neve, pioggia e nebbia. Ma gli organizzatori hanno fatto di tutto per disputare le gare. Il pendio della prova odierna è un'incognita per tutte perché nessuna lo conosce. Sembra comunque che sia interessante e spettacolare. Vedremo chi riuscirà a divertirsi di più. Cristiano Chiavegato Morzine porta fortuna a Deborah Compagnoni ma le gare in programma (oggi gigante, domani slalom) non saranno disputate sulla pista dove la campionessa vinse due superG di Coppa: l'azzurra nella corsa alla sfera di cristallo considera la Wachter e la Saizinger come le rivali più difficili da battere