Ricossa: aiuto ai poveri veri
Ricossa: aiuto ai poveri veri Ricossa: aiuto ai poveri veri «Basta con l'industria assistita Gli evasori? Un falso problema» PROFESSOR Ricossa, nel 1980 lei è stato uno dei leader della marcia antifisco. E oggi, come economista liberista continua a dire: basta con le tasse. Che cosa propone? «Di ridurre prima di tutto gli sprechi compiuti dalla pubblica amministrazione». In che modo? «Faccio un esempio. Uno studente universitario costa 4-5 milioni l'anno al contribuente. E questo perchè l'Università fa pagare tasse di molto inferiori ai costi, diventando, di fatto, semi-gratuita anche per i ricchi. I figli dei ricchi vanno all'università quasi gratis. E no, questo deve finire. L'Università deve far pagare quasi per intero i corsi degli studi e dare ai bisognosi e ai meritevoli borse di studio più elevate». E' favorevole a un «tetto» contro la pressione fiscale? «Sarebbe l'unico modo per costringere governo e Parlamento a frenare la spesa». E' favorevole all'imposta patrimoniale? «Ne abbiamo anche troppe». I Bot vanno tassati? «Il loro prezzo dipende dalla domanda e dall'offerta. Se li tassiamo è per demagogia». Da dove comincerebbe, lei, a tagliare la spesa? «Ci sono due metodi. Il primo che è quello di passare in rassegna il bilancio della pubblica amministrazione nel suo complesso, voce per voce, e discutere i tagli. Il secondo, che consiste nel tagliare in misura uguale il bilancio di ogni ministero, lasciando poi a ogni ministro la decisione di dove realizzare i risparmi». Qual è il suo metodo? Il secondo. Ma con una premessa: gli aiuti ai poveri non si toccano». Professore, proprio lei che ha scritto un libro ironico contro la solidarietà, parla come un esponente della Caritas... «Quando parlo di poveri, io parlo di poveri veri. Non di industriali, registi, divi dello spettacolo abi tuati a mungere regolarmente lo Stato». Lei darebbe soldi alla Rai? «No: le ballerine non devono esse re pagate dal contribuente». C'è un'accusa che viene spes so rivolta ai liberisti: parlate troppo di tasse e troppo poco di evasori fiscali. E' vero? «L'evasione fiscale esiste in tutto il mondo e tende a essere maggiore dove più pesante è la pressione fiscale e dove il fisco è ingiusto. Le sembra una legge giusta quella che tassa anche le vecchiette con un reddito di poco superiore alla pen sione sociale minima?» Che cosa propone? «Gli evasori sono un falso proble ma. I politici dirottano su di loro il malcontento della gente soltanto per continuare a maltrattare i con tribuenti onesti». Professore, sta dicendo che gli evasori non esistono? «Esistono e sono molti. Ma come diceva Luigi Einaudi quando era presidente della Repubblica, "Essi hanno giuste scappatoie di co scienza". Vuole un paradosso? Supponiamo che un colpo di bac chetta magica elimini totalmente l'evasione fiscale in Italia. Io sarei pronto a scommettere una cosa: la disoccupazione aumenterebbe perchè molte attività produttive si sostengono grazie all'evasione». Vuol dire che le troppe tasse uccidono il lavoro? «Sì: gli eccessi fiscali distruggono le aziende e creano disoccupati». Mauro Anselmo
Persone citate: Luigi Einaudi, Mauro Anselmo, Professor Ricossa, Ricossa
Luoghi citati: Italia
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