Pista aperta da Falcone di F. Gal.

Pista aperta da Falcone Pista aperta da Falcone Nel mirino le isole della Manica paradisi fiscali per Cosa nostra LONDRA. All'invasione dell'Inghilterra la mafia si era preparata da anni, con una marcia d'avvicinamento già individuata dal giudice Falcone. I maggiori clan di Cosa Nostra avevano infatti stabilito redditizie teste di ponte nelle Channel Islands, le isole della Manica: Jersey e Guernesey, che si trovano a ridosso delle coste francesi. A riprova del fatto che la Svizzera non è l'unico paradiso fiscale in Europa, la mafia aveva sfruttato al meglio le particolari condizioni di quelle isole per finanziare i suoi traffici e riciclare il denaro sporco. Per questo Falcone aveva auspicato una seria indagine; ma c'è da supporre che a più riprese si sia imbattuto in muri invalicabili. Le banche di Jersey e Guernesey sono mute. Queste due isole, che con gli isolotti di Sark, Alderney, Brechou, Herm, Jethou e Lihou hanno una popolazione di 135 mila abitanti, non fanno parte infatti del Regno Unito. Come un'altra celebre isola - Man, nel Mare d'Irlanda - esse dipendono direttamente dalla Corona e hanno istituzioni legislative proprie, nonché sistemi amministrativi e giudiziari autonomi. Al tempo stesso, però, hanno un rapporto particolare con la Gran Bretagna, per via dell'antico legame con la Corona, e Londra è responsabile della loro difesa. Jersey e Guernesey, sfruttando questa particolare situazione e la loro appartenenza all'area della sterlina, hanno avviato soprattutto nel dopoguerra - una lucrosa attività bancaria. Se un inglese vuole un conto segreto non va in Svizzera, ma nelle Isole del Canale. Niente fisco (il trattamento è come per un residente estero), niente curiosi. Era inevitabile che anche la Mafia se ne accorgesse; con il vantaggio, rispetto alla Svizzera, che le isole sono fuori mano e forse danno meno nell'occhio. [f. gal.]

Persone citate: Falcone, Herm