UN UOMO CHE DICE NO di Giorgio Calcagno

UN UOMO CHE DICE NO UN UOMO CHE DICE NO Luigi Fenga Una rabbia gridata Campanotto pp. 260. L. 25.000 rifare la società senza averne la consapevolezza né la forza e seminano strage con il terrorismp. Il gioco impossibile finisse nel solo modo possibile, con una scelta di separazione definitiva, da parte del personaggio a cui la rottura costa di più. E sarà una chiusa a prospettiva teatrale, in una insolita scenografia fiorentina, dove Paolo ha portato Ofelia per abbandonarla, mentre sfilano i cortei per la rivoluzione che non avverrà. Il romanzo corre tutto su due piani, fra la vicenda dell'mdividuo e quella della storia, fra i fatti e le idee; i due linguaggi si scambiano in continuazione e, nelle pagine più riuscite, si mimetizzano l'uno nell'altro. Al fondo, c'è sempre il richiamo di Rensi: la ragione del singolo, contro la pazzia di tutti. Giorgio Calcagno

Persone citate: Luigi Fenga, Rensi