la Juventus si sveglia e dilaga
Assalto iniziale dell'Avellino di Boniek e ripresa bianconera a suon di gol Assalto iniziale dell'Avellino di Boniek e ripresa bianconera a suon di gol la Juventus si sveglia e dilaga Sacchi chiama Vialli: con la Croazia ci sarai AVELLINO DAL NOSTRO INVIATO Coppa Italia: entra in scena la Juve e sono dolori. L'Avellino ne fa le spese in una serata in cui i bianconeri vanno a corrente alternata. A disagio nel primo tempo, appena i giovanotti di Boniek mollano la presa, Ravanelli e compagni dilagano. Otto gol in due partite, la festa continua. Lippi spalanca le porte alla Juve due. Vialli, Sousa, Del Piero (in partenza in panchina con Peruzzi, Ferrara e Taccbinardi) le assenze di maggior spicco. A proposito del Gianluca: martedì sera era molto abbacchiato per aver perso ancora una volta la Nazionale a causa dell'infortunio al ginocchio. Ma a restituirgli la serenità ha provveduto proprio Sacchi con una telefonata rassicurante: «Non preoccuparti, per la partita con la Croazia sarai dei nostri». Ma la Juve alternativa ha qualche problema ad entrare in partita. Le fiammate iniziali sono tutte di marca irpina, ma la prima azione da gol è targata Juve. Al 10' uno slalom alla Tomba di Ravanelli permette all'attaccante di impegnare Visi in una difficile parata in angolo. Ma l'Avellino è come tarantolato. Sente che osare si può e al 13' manca il gol di un soffio. E' Luiso a centrare in pieno il palo. La Juve cerca di far valere i diritti di una classe superiore, ma il gran pressing degli avellinesi smorza ogni velleità. Di Livio è il solito motorino inesauribile, Ravanelli cerca spunti individuali senza speranza, beccandosi i fischi impietosi dei tifosi irpini che non gli perdonano un passato avellinese disastroso. Conte e Jugovic spingono a più non posso, ma non c'è la solita scioltezza di manovra. Comunque gli sforzi della Juve approdano a qualcosa di concreto al 25'. E' Jugovic a catturare un pallone e a mettere Torricelli in condizioni di battere a rete: Visi respinge come può e Padovano, ancora piuttosto evanescente, spedisce alle spalle del portiere con un rasoterra violento. Ma il peggio non è passato. Le truppe avellinesi si riorganizzano in fretta e nel giro di cinque minuti il pareggio è servito. Centro di Criniti, Bortoluzzi salta fra Porrini e Carrera e insacca. Una leggerezza difensiva inconcepibile. La Juve riprova. La rassegnazione è parola bandita dal vocabolario bianconero. Ma la squadra spesso è troppo allungata e si fa prendere d'infilata. Non si passa con azioni manovrate, allora ci pensa Ravanelli in versione Di Stefano. Al 44' il capitano di giornata inventa un gol da artista. Si libera al limite dell'area e con il sinistro pesca l'angolino alla destra di Visi. Imprendibile Ripresa con Di Livio dirottato a sinistra, nel tentativo di trova¬ re nuovi sbocchi offensivi. Invece la partita, esauriti i furori del primo tempo, sembra assestarsi su un tranquillo tran-tran. Meglio per la Juve, che continua ad essere arruffona e commette anche errori di cui, dopo l'avvento di Lippi, si erano perse le tracce. Però anche senza brillare, resta la squadra che non perdona. Infatti al 26', pochi secondi dopo l'ingresso di Del Piero per Padovano, colpisce ancora. E' Jugovic il goleador, bravo a sfruttare di testa una punizione di Di Livio. Due reti in quattro giorni, ecco il centrocampista che serviva a Lippi. L'Avellino firma la resa, la Juve impietosa colpisce ancora. Al 30' è Del Piero a fare centro con un rasoterra che batte Visi in uscita. Fabio Vergnano Avellino: Visi; Cozzi (22' st De Iuliis), Lizzani, Ferraro, Tosto; Bellotti (1' st Marasco), Monari, Bortoluzzi; Esposito, Luiso, Criniti (V st Arcadio). Juventus: Rampulla; Porrini, Carrera, Vierchowod, Torricelli (31' st Sorin); Di Livio, Conte, Deschamps (37' st Tacchinardi), Jugovic; Padovano (26' st Del Piero), Ravanelli. Arbitro: Beschin. Reti: 25' pt Padovano, 30' pt Bortoluzzi, 44' pt Ravanelli, 26' st Jugovic, 30' st Del Piero. Ammoniti: 28' pt Bellotti, 9' st Vierchowod, 10' st Luiso, 17' st Ferraro. COPPA ITALIA OPEl Padovano (foto grande) ha segnato il primo gol bianconero. Lentini, qui a fianco, ha trovato una maglia e la rete nel Milan a Pescara
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