«Voglio 5000 miliardi»

Cala il deficit pubblico. Oggi il governo vede i sindacati Cala il deficit pubblico. Oggi il governo vede i sindacati «Voglio 5000 miliardi» Fantozzi apre la caccia agli evasori ROMA. E' durata cinque ore la riunione del governo per la messa a punto della Finanziaria '96. Una riunione delicata, difficile, per presentarsi con il quadro esatto dei provvedimenti e delle alternative possibili al grande match di questa sera, l'incontro governo-sindacati. In realtà, sul grandematch si è creato un giallo: annunciato già da diversi giorni, non è ancora stato convocato ufficialmente, i sindacati però hanno affilato ieri le loro lame come ad ogni vigilia. Puntuale, è arrivato l'avvertimento del leader della Cgil, Sergio Cofferati, a cercare il consenso delle parti sociali, altrimenti «potrebbero riaprirsi delicate tensioni sociali». E «nessuna riduzione del potere di acquisto dei salari, nessun taglio allo Stato sociale», gli ha fatto eco il segretario confederale della Uil, Adriano Musi. Per evitare il riaccendersi di una stagione di lotte, il governo ieri si è concentrato sui due temi caldi del confronto previsto per oggi: fisco e salari. Per quel che riguarda il fisco, il quadro generale delle misure allo studio è stato spiegato dal ministro delle Finanze Augusto Fantozzi al Tg Uno. Si tratta di 16.500 miliardi di nuove entrate, ma «gli italiani non devono aspettarsi che qualcuno si inventi nuove gabelle - ha assicurato Fantozzi - né devono attendersi inasprimenti di aliquote che possano ingenerare inflazione; devono aspettarsi invece una riduzione di imposte le famiglie monoreddito e quelle numerose». I grossi capitoli su cui inciderà il fisco, ha aggiunto il ministro sono: «L'area delle imprese, in particolare l'imposta patrimoniale, il comparto dei giuochi, la lotta all'evasione». Il responsabile delle finanze ha inoltre affermato che dalla lotta all'evasione il governo si attende 5 mila miliardi per l'anno prossimo. Nel corso del vertice sono state affrontate le misure di federalismo fiscale che dovrebbero anch'esse concorrere alla formazione delle nuove en¬ trate. Si tratta di alcune proposte formulate dalla commissione Gallo e prevederebbero, fra l'altro, il trasferimento alle Regioni di una parte delle imposte sulla produzione di benzina, energia elettrica e gas metano. L'entità complessiva dei tributi che verrebbero trasferiti dovrebbe essere compresa fra i 5 e i 10 mila miliardi. In questo modo, le Regioni avrebbero una certa autonomia nella determinazione dell'aliquota all'interno di una banda di oscillazione prefissata. Maggiore flessibilità dovrebbe essere introdotta anche nell'applicazione dell'Ici, con la concessione della possibilità di variare l'imposta in re- lazione ai servizi erogati e alle zone della città. Nel frattempo, dai dati ancora provvisori forniti dalla Banca d'Italia sul fabbisogno di cassa del settore statale risulta un attivo nei conti dello Stato nel mese di giugno pari a 14.530 miliardi di lire. Le tabelle forniscono anche l'aggiornamento delle cifre del debito pubblico ormai ben sopra la soglia dei due milioni di miliardi: nel maggio scorso il debito del settore statale ammontava infatti a due milioni 29 mila miliardi; il debito dell'intero settore pubblico segnava invece a fine marzo un totale di due milioni 112 mila miliardi.

Persone citate: Adriano Musi, Augusto Fantozzi, Fantozzi, Gallo, Sergio Cofferati

Luoghi citati: Roma