GLUCKSMANN: LI HO RICONCILIATI IO

GLUCKSMANN: LI HO RICONCILIATI IO GLUCKSMANN: LI HO RICONCILIATI IO «1978, sapevo che avevano voglia di rivedersi Avevo paura che litigassero, invece si sorrisero» SPARICI L tavolo della conferenza mi ero seduto apposta tra loro due. Non si vedevano da trent'anni, avevo paura che litigassero. Invece Raymond gli ha teso la mano, sussurrando: "Bonjour, mon petit camerade". JeanPaul gliel'ha stretta. Poi gli ha sorriso». Il filosofo André Glucksmann è stato l'artefice della riconciliazione tra Sartre e Aron. «Ma non ero da solo. In quel gruppo c'erano anche Simone Signoret e Michel Foucault. 'Avevamo organizzato una conferenza sui boat-people, e sapevamo che il tema stava a cuore sia a Sartre sia a Aron. Sapevamo anche che avevano voglia di rivedersi». Spiega ancora Glucksmann: «Li abbiamo invitati, e loro hanno accettato. Ma non era stato il dramma dei vietnamiti in fuga dal comunismo, che pure li aveva commossi en- trambi, a riunirli. Piuttosto, uno scrittore, e il dibattito acceso attorno a lui». Chi? «Solzenicyn. Nella gauche intellettuale infuriava il dibatti¬ to sul dispotismo sovietico. Aron adorava Solzenicyn, e pure Sartre lo apprezzava, aveva anche pubblicato suoi testi nell'irto Moderna. JeanPaul aveva compreso molto bene la critica che il testimone dei gulag rivolgeva anche a lui, che continuava a credere in un "altro" comunismo. Fu allora, alla fine degli Anni Settanta, che terminò la guerra fredda tra Sartre e Aron e in generale tra gli intellettuali francesi, fu allora che cadde nelle nostre teste quel muro di Berlino che nella realtà doveva resistere altri dieci anni. E' stato Solzenicyn a allontanare Sartre, un po' suo malgrado, dalla passione per l'Unione Sovietica, e a riavvicinarlo a Aron sul piano intellettuale». E su quello umano? «Raymond provava molto affetto per Jean-Paul. Sartre forse era un po' più distante». Com'è nata l'idea di ricon- I filosofo André Glucksmann

Luoghi citati: Berlino, Unione Sovietica