Uccisi 5 osservatori Ue E' errore o vendetta?

Uccisi 5 osservatori Ue E' errore o vendetta? Uccisi 5 osservatori Ue E' errore o vendetta? ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO E' una morte misteriosa quella dei cinque osservatori europei ritrovati ieri carbonizzati a bordo di una blindato nelle vicinanze di Pale, la roccaforte del leader serbo-bosniaco Karadzic. I primi ad annunciare la loro tragica fine sono stati gli stessi serbi, i quali banno affermato che i cinque sono stati uccisi dalle bombe della Nato. Dopo alcune ore di silenzio, prima dà Madrid e pòi da Bruxelles è stata confermata la morte degli osservatori che facevano parte della rappresentanza spagnola presso la Ecmm, la missione di monitoraggio dell'Unione europea in ex Jugoslavia. Mentre in un primo momento i serbi hanno identificato soltanto uno dei cadaveri, quello del maggiore Luis Zenón Quintana, in seguito sono stati resi noti gli altri nomi. Alla testa degli osservatori c'era il capo dell'intera missione Ecmm, l'ambasciatore spagnolo Fernando Sanchez Rau. Gli altri erano il generale José Luis Garcia Esponeda, il maggiore Quintana, l'inglese Peter Shoughnessy e un irlandese di nome Gibon. Insieme a loro viaggiavano un'interprete, Olga Medem, e il conducente Aleksandar Rastovic. La radio serbo-bosniaca di Pale ha continuato a ripetere che i sette sono stati vittime dei bombardamenti della Nato, ma non è del tutto chiaro che cosa facessero nelle vicinanze di Pale. «Non è da escludere che siano stati uccisi dai serbi dopo essere stati presi in ostaggio», ha dichiarato il Commissario agli Esteri dell'Unione europea, Hans van den Broek. «In questa fase non si può escludere alcuna possibilità. Potrebbero essere stati presi in ostaggio già lunedì», ha aggiunto van den Broek, sottolineando che da due giorni non avevano più contatti con i cinque osservatori della Ecmm. «Inoltre, le circostanze della loro morte rimangono oscure, perché non si sa come siano arrivati sul luogo dove sono stati uccisi». L'azione della Nato era prevista già da lunedì, poche ore dopo il massacro compiuto dai miliziani di Karadzic al mercato di Markale, nel centro di Sarajevo. Ma i bombardamenti della Nato sonò stati rimandati di ventiquattr'ore proprio per mettere in salvo tutti i Caschi blu dell'Onu nonché gli osservatori internazionali che si trovavano nei territori occupati dai serbi. Dopo l'esperienza degli ostaggi che i miliziani di Karadzic avevano trattenuto per settimane, la Comunità internazionale voleva impedire nuove rappresaglie contro i suoi rappresentanti. Di certo, anche gli osservatori europei guidati dall'ambasciatore Rau erano al corrente dell'imminente attacco della Nato: lo ha confermato anche l'interprete che era con loro fino a due giorni or sono. Alla televisione spagnola, la donna ha dichiarato che i cinque sapevano benissimo quel che sarebbe accaduto, e che quindi sembra molto strano che fossero nella zona di Pale. Lunedì gli osservatori europei erano a Dubrovnik. L'ambasciatore Rau aveva fatto sapere che intendeva recarsi nei territori dei serbo-bosniaci, da dove la città croata viene quotidianamente bombardata, per parlare con le autorità serbe. Ma da quel momento in poi dei cinque si è persa ogni traccia. Sono stati presi in ostaggio dai serbi subito dopo la strage del mercato e uccisi per rappresaglia contro i bombardamenti della Nato? O sono veramente stati uccisi dalle bombe alleate? Non sarà facile stabilire la verità, ti. b.l

Luoghi citati: Bruxelles, Jugoslavia, Madrid, Sarajevo, Zagabria