«Fuori i vigili corrotti»

Castellani inaugura il corso per 82 nuovi civich, in servizio entro Natale Castellani inaugura il corso per 82 nuovi civich, in servizio entro Natale «Fuori i vigili corrotti» E il sindaco ne sospende cinque «Licenziamenti? Non ne escludo. Del resto si tratta di rei confessi». Il sindaco Valentino Castellani soppesa le parole. E, appena affronta il problema dei «civich infedeli», i suoi occhi diventano fessura. Dice secco: «I vigili finiti in carcere, denunciati per corruzione e falso in pubblica certificazione se ne dovranno andare. Se si dimetteranno spontaneamente - come ha annunciato di voler fare Renato Pratone - meglio. Diversamente ci penserà l'amministrazione. Comunque non rimarranno nel Corpo». Precisa: «Non a caso abbiamo sospeso i cinque che hanno ammesso le loro responsabilità negative. Una misura cautelativa discrezionale. Potevamo anche soprassedere». Come accadde in passato (con amministrazio¬ ni diverse dall'attuale) per i necrofori che, pur condannati, oggi sono tornati ai precedenti incarichi. Come se nulla fosse. La sospensione dei cinque vigili (oltre a Pratone, Mussano, Cagherò, Azzolini e Cassotta) varrà sino alla sentenza della magistratura. Poi, di fronte ad un'eventuale condanna, scatteranno altre sanzioni: «Fino al licenziamento, appunto». Castellani è all'inaugurazione del nuovo corso per 82 vigili (a giorni se ne aggiungeranno altri 26) che si svolgerà nella scuola regionale di polizia urbana in via dèlie Magnolie, alle Vallette sino al 15 dicembre. Al suo fianco il comandante del Corpo, Vincenzo Manna, e il direttore del centro, Mario Bollato. Ha parole d'incoraggiamento per le reclute che saranno «sulla strada» presto. «Senz'altro entro Natale», assicura il comandante Manna. Il discorso, nel dopo cerimonia, prosegue con i cronisti. Che accadrà alla ripresa amministrativa ormai imminente? Il sindaco affronta il «tormentone» senza farsi pregare: «Quello dei vigili è un ambiente al quale bisogna dare aria pura». Ammette: «Sul tema ho ricevuto tante lettere di cittadini preoccupati. Ma attenzione, siamo ad uno snodo delicatissimo: non si può fare di tutta l'erba un fascio». Di qui la necessaria prudenza, affinché la città non abbia l'impressione - «falsa» - che il Corpo sia «tutto ammalato». Prosegue: «Certo, ci sono questioni da esaminare, c'è un turn-over da effettuare nei ser- vizi (per esempio in quelli a contatto con il pubblico, per esempio con i commercianti), ci sono tante cose ancora da valutare. Nemmeno su quest'ultima inchiesta sappiamo tutto nel dettaglio. Decideremo quando avremo tutto chiaro. Sono ritornato dalle ferie da due giorni, ma ho già affrontato il nodo con il qui presente dottor Manna». Tanto più che 1' 11 settembre, nel primo Consiglio comunale del dopo vacanze, sindaco e giunta dovranno rispondere alle interrogazioni presentate da Rifondazione comunista e dalla Lega Nord. Giuseppe Sangiorgio «Aspettiamo l'esito dell'inchiesta ma guai a generalizzare» Vincenzo Manna comandante dei vigili urbani