Nei cassonetti un tesoro di carta

Nei cassonetti un tesoro di carta Nasce un nuovo business: il «rifiuto» è pagato fino a cento lire il chilo Nei cassonetti un tesoro di carta Giornali e riviste vecchi ora vengono rubati E' un furto nuovo, fino a qualche mese fa assolutamente sconosciuto: quello della carta da macero che i cittadini civili e coscienziosi ripongono negli appositi raccoglitori disseminati nella città dall'Azienda municipale per l'igiene urbana torinese (Amiat). Da qualche tempo un numero crescente di cassonetti viene forzato e giornali, riviste, cartoni, fogli, lettere, notes, quaderni vengono portati via. Dai primi mesi di quest'anno la carta da macero ha improvvisamente riacquistato valore: viene comperata dalla cartiere anche a 100 lire al chilo. Per anni il suo valore era andato costantemente scendendo; una caduta a precipizio al punto che l'Amiat stessa, dopo aver raccolto quella riposta dai cittadini negli appositi cassonetti, era costretta a pagare alcune decine di lire al chilo per riuscire a farla ritirata dalle ditte. La responsabilità della situazione leggermente grottesca era dei Paesi che avevanoinvaso i mercati italiani con grandi quantitativi di «loro» carta da macero, producendo una abnorme offerta e riducendo, quindi, a zero il valore di quella nostrana. Ma dal '95 questo mercato è saltato. Così supermercati, aziende, negozi hanno un nuovo incentivo a raccogliere accuratamente la carta prodotta come scarto (contenitori, scatole, fogli) e a venderla. Anche il mondo del volontariato ha ritrovato un seppur piccolo canale di autofinanziamento. Ma purtroppo anche i ladri hanno intuito una nuovo, insperato, canale di guadagni. L'Amiat da oltre quindici anni realizza una raccolta differenziata per parecchi tipo di rifiuti. Spiega il direttore, Guido Silvestro: «Calcoliamo che mediamente la carta e i cartoni siano circa il 25-26 per cento dei rifiuti prodotti dai torinesi». Una quan- tità notevole, frutto di un eccesso nell'utilizzo di imballaggi e scatole e che crea non pochi problemi di smaltimento a causa del notevole volume. Lo scorso anno sono state raccolte 411 mila tonnellate di rifiuti, di cui 5490 di carta da macero nei 400 raccoglitori sistemati in aziende e nelle 359 ecostazioni cittadine. Nei prossimi mesi saranno sistemati a Torino altri mille raccoglitori per la carta di 2400 litri di volume. Inoltre l'Amiat sta studiando un nuovo servizio: la raccolta «porta a porta», si tratta di un progetto pilota finora non realizzato in altre città italiane o straniere. Dice il dottor Silvestro: «Il nostro obiettivo è riusci1 re a raccogliere la maggior quantità possibile di carta. Pensiamo di agevolare il cittadino con un servizio a domicilio». In questo progetto sono coinvolte anche le cooperative sociali «Cartesio». Negli uffici dell'Amiat - come in altri enti pubblici - viene utilizzata anche carta riciclata. Dice Silvestro: «Finché questo tipo di carta non entrerà nelle case, in tutti gli uffici, nelle scuole, la sua produzione non sarà remunerativa e il suo prezzo rimarrà leggermente superiore». Aggiunge: «Occorre uno sforzo culturale per far diventare questo prodotto un prodotto di uso corrente». Manna Cassi II direttore dell'Amiat Guido Silvestro: «Carta e cartoni sono circa il 25 per cento dei rifiuti prodotti dai torinesi»

Persone citate: Dice Silvestro, Guido Silvestro, Manna

Luoghi citati: Torino