«Niente torri d'avorio tra valdesi e cattolici»

«Niente torri d'avorio tra valdesi e cattolici» Aperto il Sinodo del dialogo «Niente torri d'avorio tra valdesi e cattolici» E con una pagina anche «VAvvenire» chiede scusa alla minoranza offesa Sulla eco dell'invito di Paolo nella lettera agli Ebrei «Andiamo fuori dall'accampamento», ricordata nel sermone ieri dal Pastore Valdese di Torre Pellice Bruno Rostagno, il Sinodo da oggi entra nel vivo della sua annuale sessione. Gli argomenti non sono ancora noti ma alcuni sono prevedibili, per averli posti in filigrana lo stesso pastore Rostagno nel corso del suo commmento: la metafora di Paolo delinea l'andare verso le altre Chiese, le altre confessioni, l'uscire soprattutto dalle proprie torri d'avorio. Quindi un tema che ha il sale dell'ecumenismo e pone con particolare evidenza le Chiese protestanti a tu per tu con la Chiesa cattolica: in un clima diverso dal passato, forse non eccessivamente ottimistico ma neppure nebuloso come un tempo. L'avvicinamento al dialogo, a piccoli passi, si profila meno diffidente, procede sulla linea delle cose che uniscono piuttosto che su quelle che dividono. Piccoli passi come l'insistere del vescovo cattolico di Pinerolo Pietro Giachetti a presenziare, tra i fratelli valdesi che affollano la galleria del Tempio, il culto d'apertura; oppure, a sorpresa, un'intera pagina dedicata al Sinodo dal quotidiano «Avvenire» organo ufficiale della Cei. Con un titolo che mette in risalto la «parentela» non solo metodista Pie Trotta temporale tra Valdo di Lione e Francesco d'Assisi, due riformatori, e che razza di riformatori. Con un inciso assolutamente innovativo nel definire la Chiesa valdese «una minoranza spesso offesa, anche dai cattolici». E nel testo si dà ampio spazio alle dichiarazioni di Giorgio Spini, che ha regalato a generazioni di studenti uno dei più affascinanti e meno agiografici testi di storia nazionale. I capelli arruffati* sbianchi quanto i baffi, Giorgio Spini, metodista, era lì anche ieri, in prima fila e ci sarà nei prossimo giorni, per nulla indebolito dagli anni, attento, combattivo, ascoltato patriarca della testimonianza protestante italiana. Oltre l'ecumenismo si parlerà quasi sicuramente, sotto la probabile direzione del metodista Piero Trotta (la Tavola invece è moderata dal pastore Gianni Rostan), di disagio giovanile, di bioetica, di solidarietà (altro tema su quale si è soffermato parecchio il pastore Rostagno, ieri), i modi di impiegare l'otto per mille affluito alla comunità protestante. Il Sinodo chiude venerdì. Seguiranno tuttavia ancora due giorni di assemblea tra la Chiesa valdometodista e i 130 delegati della Chiesa battista: in prospettiva il lavoro in comune. Pier Paolo Benedetto Nel tempio valdese di Torre Pedice hanno preso il via i lavori del Sinodo, che si concluderanno venerdì dopo un confronto su giovani, solidarietà, l'impiego dell'otto per mille metodista Piero Trotta

Luoghi citati: Assisi, Pinerolo, Torre Pellice