La Stampa - Consultazione Archivio

A Teramo A Teramo Adesca tre bambine con un gelato TERAMO. Per adescarle si è cimentato nel più classico dei metodi, lo stesso che Girolimoni usava per avvicinare le sue vittime. «Ve lo compro io un bel gelato, a casa ho dei dolci ancora più buoni». Le tre bambine si sono fidate di Mario Contini, un operaio di 47 anni impiegato presso l'industria «Lagostina» di Malignano (Ascoli) ma residente a Sant'Egidio alla Vibrata, una delle zone più ricche della provincia di Teramo. E' stato proprio in un bar di Sant'Egidio che l'uomo, la scorsa sera, ha adescato le bambine, due sorelle di 5 e 12 anni ed una loro amica di 8. Prima ha offerto loro il gelato promesso, poi le ha invitate a seguirlo nel suo appartamento. Una volta in casa per le ragazzine non c'è stato alcun dolce. Le ha obbligate a entrare nella camera a schiaffi e poi, minacciandole e terrorizzandole, le ha costrette a spogliarlo. Poi ha voluto che la più grande si stendesse vicino a lui. Ma proprio la reazione disperata della dodicenne che, aiutata dalle altre due piccole, ha morso e tirato i capelli all'uomo, ha convinto il maniaco ad aprire la porta e a lasciarle andare. Le tre bambine sono corse dai carabinieri. Mario Contini è stato ammanettato nella sua abitazione dove i militari, dopo aver raccolto l'allucinante racconto delle ragazzine, tremanti ed in preda a pianto dirotto, lo hanno trovato ancora seminudo sul letto. L'uomo, celibe, senza precedenti penali, ha confessato le violenze in caserma. La notizia dell'arresto dell'operaio si è diffusa in un baleno e all'esterno del presidio dei carabinieri si è radunata una folla che voleva far giustizia da sé. Neanche l'intervento dei militari è servito a sedare gli animi inferociti di centinaia di persone che hanno cinto d'assedio la caserma. Mario Contini per raggiungere il carcere Castrogno di Teramo è stato fatto uscire da una porta secondaria, disteso su una camionetta militare. [r. e.]