«Sei bianca Non lavori con i neri»

Donna a Foggia Donna a Foggia «Sei bianca Non lavori con i neri» TARANTO. Sfruttati dai bianchi per un pugno di spiccioli, mandati a raccogliere pomodori e meloni per dieci ore al giorno, a spezzarsi la schiena nei campi. E ora schiavizzati dai loro connazionali, i neri che sfruttano i neri, li tengono curvi sul raccolto per una giornata e poi sganciano la paga: una miseria, la miseria che agli extracomunitari basta per non morire pur vivendo di stenti. Venticinque lire al chilo, più si raccoglie più si guadagna. Nello campagne di Castellaneta Marina funzionava così. E per 25 lire al chilo, i neri - algerini, tunisini - raccoglievano meloni. Erano in 27 ieri all'alba. Dormivano, alle 6,30, quando i carabinieri sono entrati in due casolari abbandonati. Loro erano lì, 15 in ima stanza, sdraiati tra carta e rifiuti. Uno di loro, Mongi Ben Yousf, 35 anni, ha reagito, ha preso a calci un carabiniere. L'hanno arrestato. Cinque dovranno rinnovare il permesso di soggiorno, 21 andranno via, espulsi. Tutti erano arrivati qualche mese fa dalla Sicilia, dove ha messo radici - dicono gli investigatori, e dicono soprattutto gli immigrati - un «ufficio di collocamento» che raccoglie le richieste dei padroni, «ùnpacchetta» i neri e li spedisce nei campi passando da uno o forse più mediatori, dai «basisti», extracomunitari anche loro, che attendono le braccia da utilizzare. Un tempo c'erano, qui in Puglia, a Taranto, Brindisi, Foggia, i caporali che, stipandole nei furgoncini, portavano nei campi donne e ragazzine, e le consegnavano ai padroni, a sgobbare per 25 mila lue al giorno, la metà della paga contrattuale. Poi, a sera, di nuovo sul furgoncino. Fino a casa, navigando nella desolazione oscura della campagna come gli albanesi e i curdi navigano nell'Adriatico sperando di raggiungere la terra senza essere scoperti; senza ammazzarsi sulla strada (due anni fa, 25 agosto '93, tre donne morirono a Oria, Brindisi, schiantandosi col furgone) o annegando. I caporali bianchi che sfruttano i bianchi ci sono ancora. Ci sono le donne che si ammazzano di lavoro. Ma sarebbe bene accorgersi, adesso, che c'è, nascente, un racket di neri che schiavizza i neri. Costano meno, e se in un giorno tirano su dai campi mille chili di meloni mettono in tasca 25 mila lire. Una donna non ce la farebbe. E potrebbe accampare rivendicazioni sindacali. Gli extracomunitari comandano nei campi, racconta a Raitre, che ieri ne ha raccolto la testimonianza, Anna, una donna di 38 anni, sei figli, marito invalido. Candidata senza successo alla raccolta dei pomodori nelle campagne del Gargano: «Non ti fanno neppure avvicinare ai datori di lavoro, devi stare alle loro leggi, devi stare sotto di loro, devono stabilire loro il prezzo». Nella terra dove i clandestini arrivano a centinaia al giorno guidati da organizzazioni criminali cercando - affidandosi ad altre organizzazioni criminali - la salvezza e un lavoro, la lotta è tra i poveri neri e i poveri bianchi, anche se il caporalato ha cambiato colore. Tonio Attino

Persone citate: Gargano, Tonio Attino

Luoghi citati: Brindisi, Foggia, Oria, Puglia, Sicilia, Taranto