La figlia della Girardot nei guai per coca e hashish
La figlia della Girardot nei guai per coca e hashish La figlia della Girardot nei guai per coca e hashish BLITZ A PORTO ROTONDO OLBIA A avuto clamorosi sviluppi l'operazione antidroga effettuata ieri sera dai carabinieri della compagnia di Olbia a Porto Rotondo, una delle zone più esclusive del turismo sardo assieme a Porto Cervo. Nel mirino delle forze dell'ordine uno strano e continuo viavai di sostanze stupefacenti distribuite anche a tanti annoiati turisti di lusso. Ed a finire nel carcere di Tempio Pausania, assieme ad altri due arrestati, è stata anche la figlia dell'attore Renato Salvatori, Giulia, di 33 anni, nata dal matrimonio con l'attrice francese Annie Girardot. Per lei l'accusa è di detenzione di stupefacenti. Nel suo appartamento di Porto Rotondo le sono stati sequestrati, infatti, 300 grammi di hashish e 15 grammi di cocaina. E' per uso personale, ha dichiarato al magistrato che, nella tarda mattinata di oggi, ne ha disposto la scarcerazione. Ben più gravi, invece, le imputazioni nei confronti degli altri due arrestati, Antonio Dongu, di 42 anni, di Sassari, e Pasqualino Deiana, di 26 anni. Il primo è titolare del ristorante piano-bar «La pinta» di Porto Rotondo, uno dei locali più conosciuti della costa. Entrambi sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E per loro non vale l'uso personale. Infatti sono ben 20 i chili di hashish sequestrati, tutti suddivisi in panetti, ed oltre mezzo chilo di quantitativo di cocaina trovato nel corso di una perquisizione. I carabinieri hanno anche posto sotto sequestro 70 milioni di lire in contanti. L'operazione, che ha consentito di recuperare l'ingente quantitativo di droga, è scattata ieri sera, coperta da uno stretto riserbo soprattutto sul nome delle persone fermate. E' stato lo stesso comandante della compagnia di Olbia, il maggiore Bruno Conforti, a spiegare nel corso di una conferenza stampa che i nomi di Giulia Salvatori, che è cittadina francese, e degli altri arrestati erano stati tenuti riservati per consentire la conclusione dell'operazione, che è proseguita anche nel corso della notte, e durante la quale sono state effettuate diverse perquisizioni domiciliari. Gli arresti, però, non sarebbero stati effettuati per caso. I carabinieri, infatti, controllavano già da qualche tempo il ristorante piano-bar «La pinta», ben riconoscibile, e punto di riferimento per molti, con la facciata segnata da lunghe architravi e panchine azzurre. In realtà, ha precisato l'ufficiale dei carabinieri, seguivamo Dongu perché si sospettava che lì potesse esservi la base da cui si diramava un traffico di stupefacenti. E così dopo alcuni pedinamenti e intuendo gli spostamenti di Pasqualino Deiana, che è titolare di un negozio di mobili, e della donna, Giulia Salvatori, che spesso lo accompagnava, i militari hanno scoperto i nascondigli dov'erano occultati cocaina e hashish. Questa mattina il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Tempio, Marco Contu, ha concesso la libertà provvisoria a Giuba Salvatori che è stata subito scarcerata. La decisione è venuta al termine dell'udienza di convalida del fermo, svoltasi nel carcere «La rotonda» di Tempio. Il difensore della donna, Miche¬ le Saba, ha confermato la linea difensiva della sua chente. 1300 grammi di hashish e i 15 di cocaina erano nell'abitazione di Giuba per il suo uso personale. Il magistrato le ha quindi contestato solo il reato di detenzione di sostanze stupefacenti, mentre ha confermato il fermo degb altri due arrestati ritenuti dagli inquirenti fra i protagonisti del traffico di droga nel mondo dei locab notturni della costa nordorientale dell'isola. Le indagini, che non hanno mancato di suscitare stupore fra gb habitués di Porto Rotondo, proseguono per far piena luce sube diverse strade che la droga prendeva una volta arrivata nel piano-bar considerato un centro di smistamento per l'intera zona. Marco Are su Annie Girardot. Nel riquadro, la figlia Giulia Salvatori. A sinistra un'immagine di Porto Rotondo Annie Girardot. Nel riquadro, la figlia Giulia Salvatori. A sinistra un'immagine di Porto Rotondo
Luoghi citati: Olbia, Sassari, Tempio Pausania
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