Stritolata nel camion dei rifiuti

Appena partorita era stata gettata nel cassonetto, ancora senza identità la madre Appena partorita era stata gettata nel cassonetto, ancora senza identità la madre Stritolata nel camion dei rifiuti Voghera, neonata abbandonata nella spazzatura VOGHERA. Una fine tragica, orri- Ibile, con la piccola testa schiac- ciata da un pistone usato dai ca- ' mion della nettezza urbana per comprimere i rifiuti. La madre, non desiderosa di quella gravidanza, aveva gettato via la neonata, abbandonandola in un cassonetto dell'immondizia a Rivanazzano, centro di 4000 abitanti in provincia di Pavia. Era il corpo di una bambina quello che improvvisamente ieri è apparso agli operatori della «Saeco», la società che nell'Oltrepò Pavese si occupa dello smaltimento dei rifiuti. I camion avevano appena concluso il giro della raccolta del mattino, svuotando i cassonetti dell'immondizia di Rivanazzano. Il furgone poi aveva raggiunto Voghera dove i rifiuti vengono accatastati in una piazzola di stoccaggio, pronti per essere compressi e poi trasportati in una discarica vicina. Un'operazione come tante. TI pistone del camion affonda la sua pressa tra i rifiuti per farli scendere a terra. Ma unito alla parte finale del braccio meccanico c'era qualche cosa di anomalo. Era il cranio di una bambina appena partorita, con ancora il cordone ombelicale unito al corpicino. E' stato dato subito l'allarme e sono accorsi le forze dell'ordine e il direttore della «Saeco», Umberto Montagna: «Sembrava una bambola un po' sporca, il corpicino bianchissimo con la testa tumefatta, deforme a causa dello schiacciamento. Era nuda, la madre non ha pensato nemmeno di avvolgerla in un panno. Faceva tenerezza e sgomento allo stesso tempo». Subito scatta la ricerca del cassonetto, dove non è escluso la bambina forse è rimasta per qualche giorno, visto che l'ultima raccolta dei rifiuti era avvenuto nel pomeriggio di martedì. Una fine orrenda: 72 ore tra i rifiuti per poi essere schiacciata da un pistone meccanico. Passano poche ore e la polizia scientifica di Pavia scopre il cassonetto. Si trova a Rivanazzano, nella centralissima piazza Cornagia, ritrovo abituale dei giovani del paese e dei tanti villeggianti che accorrono in zona per ottenere i vantaggi delle cure termali. Vengono scoperte tracce di sangue sul fondo del bidone, iniziano i referti, le analisi, le comparazioni che saranno seguite passo per passo dal medico legale Renato Garibaldi: «Non chiedetemi nulla, non ci sono parole in un caso del genere», commenta il medico. Le forze dell'ordine chiedono informazioni, si fanno domande. Ma nessuno ha visto niente, nessuno ha sentito grida o lamenti provenire dal cassonetto. Intanto l'intera zona viene setacciata alla ricerca della madre killer. Si cerca una donna, probabilmente molto giovane, che dopo il parto, evidentemente non compiuto in ospedale, ha chiesto l'intervento di un medico per arginare l'emorragia sopravvenuta durante il parto. Tra i medici ascoltati c'è anche Luigi Fabbri, sindaco di Rivanazzano: «Quanto è avvenuto nel mio paese per me rappresenta un tremendo orrore, uno sgomento. Né io né i miei colleghi siamo intervenuti recentemente per arginare una emorragia in una donna. Forse veniva da fuori, chissà da dove. Piazza Contagia è una zona di passaggio per tutte le auto che vanno a Voghera. Sicuramente è una ragazza disperata, giovane, l'autrice di un atto così grave da non rendersene neppure conto. Quello che mi lascia ancor più l'amaro in bocca è che a Rivanazzano ci sono tante coppie che non possono avere figli e che cercano in ogni modo di avere una gravidanza, avrebbero certamente adottato con felicità quella bambina». Rivanazzano, Voghera, la Valle Staffora e poi Tortona con la vicinissima provincia di Alessandria: tutte zone dove la bambina potrebbe essere nata. Rivanazzano e tutto l'Oltrepò Pavese sono zone ricche economicamente. Secondo la Banca d'Italia negli istituti di credito dell'Oltrepò esistono i più floridi conti correnti. Niente storie di emarginazione, quindi, nessun caso particolare di povertà come invece è avvenuto in casi analoghi che hanno trovato spazio nelle cronache dell'estate. Anche le interruzioni volontarie della gravidanza non vengono considerate come un tabù inaccettabile. Nonostante questo una bambina ha trovato una morte terribile, sormontata da decine di metri cubi di rifiuti posti proprio al centro del mondo, come annuncia un grande cartello che, dominando le corsie della vicina autostrada Torino-Piacenza, spiega agli automobilisti che da lì passa il 45° parallelo. Daniele Salerno I LJHLji I :; ■ j^^^^^j^BJBÉÉf.; ^: %*j^v, , • jgMM» _^*^d^ÉÉÉ ■ : ' - ' ' Accanto il cassonetto nel quale era stata abbandonata la bimba appena nata a Rivai! azzano, piccolo centro del Pavese

Persone citate: Luigi Fabbri, Renato Garibaldi, Umberto Montagna