Zhirinovskij Attenti al wekkend con golpe

Zhirinovskij Zhirinovskij «Attenti al weekend con golpe» MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Vladimir Zhirinovskij torna sulla scena con una sensazionale «rivelazione»: questo fine settimana vedrà un altro golpe in Russia. Precisamente «tra venerdì e domenica». Tutti all'erta. Ma chi starebbe preparando il golpe? «Una serie di alti funzionari russi di orientamento pro-americano». La meccanica? Due scenari possibili. Il primo: «C'è chi sta facendo il possibile per eccitare l'insofferenza tra i militari e per costringerli a uscire allo scoperto». Il secondo: «Saranno compiuti una serie di atti terroristici di grande dimensione», paragonabili a «dieci Budionnovsk». Gli organizzatori potrebbero essere sia «gli uomini di Dudaev», sia i «servizi segreti russi». In un caso e nell'altro gl'ispiratori abiterebbero nel Cremlino e dintorni, poiché dice il leader del partito liberaldemocratico - un tale sviluppo della situazione sarebbe utile in primo luogo agli Stati Uniti, i quali «hanno assoldato una parte dei banchieri russi, funzionari del potere esecutivo e una serie di deputati*-. Punto terminale dell'operazione sarebbe l'istituzione dello stato d'emergenza e la cancellazione delle elezioni parlamentari di dicembre. Tra le altre conseguente previste da Zhirinovskij vi sarebbe l'eventualità dell'occupazione di «una serie di siti nucleari che, tenendo conto che Dudaev disporrebbe di speciali razzi a controllo elettronico, potrebbero fornire l'occasione per l'ingresso sul territorio russo di truppe straniere». Si presume della Nato. La reazione del portavoce presidenziale, Medvedev, è stata ieri immediata e sprezzante: Zhirinovskij parla perché vuole attirare l'attenzione su di sé. E, in effetti, il rating del partito di Zhirinovskij appare in serio declino, specie dopo le sue ripetute manifestazioni di fedeltà a Eltsin. La giravolta di ieri dovrebbe dare l'impressione che Zhirinovskij è passato risolutamente all'opposizione. E tuttavia, sebbene gli scenari avanzati appaiano abbastanza fantasiosi, l'atmosfera di grande incertezza che regna a Mosca in queste ore consiglia molti osservatori a non prenderli del tutto sottogamba. E' opinione di circoli qualificati, di orientamento centrista, che qualcosa si stia preparando. Qualcosa di grosso. Forse non a così breve scadenza, ma certo da qui a dicembre. E' ormai evidente - nonostante le ripetute dichiarazioni in contrario - che il gruppo eltsiniano e la squadra del premier Cernomyrdin sono ai ferri corti. Non a caso, nei giorni scorsi, l'autorevole Moskovskie Novosti pubblicava un'ampia analisi della situazione al Cremlino che esordiva con una diagnosi allarmante: «Nei gabinetti del Cremlino si stanno affannosamente preparando piani per impedire l'arrivo al potere delle opposizioni». Giuliette Chiesa

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