Enti «inutili» è polemica

Anche il presidente del Consiglio Picchioni prende le distanze Anche il presidente del Consiglio Picchioni prende le distanze Enti «inutili»/ è polemica Coro di no ai tagli di Majorino Stupore, proteste. Così è stata accolta l'iniziativa del vice presidente della giunta regionale Gaetano Majorino (An), illustrata su La Stampa di ieri, di tagliare enti come il Centro Piemontese di Studi Africani, il Centro Studi sul Medio ed Estremo Oriente (Cesmeo), l'Istituto per l'Interscambio Scientifico (Isi). Nella maggioranza come all'opposizione la polemica è palpabile. Tutti concordano sull'opportunità di tagliare i rami davvero secchi, ma da ogni parte si sollecita anche attenzione per non sopprimere realtà che invece meritano rispetto ed attenzione. E che l'annuncio delle eventuali potature sia arrivato come in alcuni casi come una doccia fredda lo dimostra la lettera inviata a La Stampa dal professor Tullio Regge, presidente dell'Isi, un'istituzione che gode di prestigio mondiale. Rolando Picchioni (cdu), presidente del Consiglio regionale, sottolinea innanzitutto che «questi enti sono di competenza del Consiglio e non della giunta». E aggiunge: «Realtà come il Cesmeo sono un patrimonio di Torino e del Piemonte riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. E' vero che il progetto di verifica è stato avviato, ma non penso fosse nelle intenzioni di Majorino sopprimere enti che danno lustro alla Regione». Dall'opposizione gli fa eco il capogruppo pds Luciano Marengo. Anche per lui il caso Cesmeo è il più eclatante: «E' un istituto riconosciuto a livello mondiale tra i migliori per lo studio della cultura orientale e mediorientale. Mi pare che le dichiarazioni di Majorino siano propagandistiche: per mettere in luce un'efficienza che non c'è. E poi, dove la Regione ha solo una partecipazione, come nell'Isi, al massimo può decidere di ritirarsi. Efficienza e ri¬ sparmio non si ottengono attraverso l'eliminazione di questi enti». L'iniziativa di Majorino, che per tagliare i rami secchi intende avvalersi di un organi¬ smo composto anche di esperti esterni, secondo Marengo «porta avanti nuovamente il sistema della consulenza, mentre in Regione esistono le capacità interne per valutare che cosa funziona e che cosa è di troppo. Si corre il rischio di spendere più soldi per chiudere che per mantenere. Io sono contrario a questa superficialità». E il vice presidente sotto accusa? «Il lavoro di censimento e potatura di enti e consulte è appena incominciato - precisa Majorino - pertanto i rami secchi indicati non possono essere considerati tali allo stato degli atti: sarà soltanto un esame serio, oggettivo e approfondito (e senza preconcetti) a essere da me sottoposto alla Giunta regionale». Il prendente del Consiglio regionale Rolando Picchioni, da sinistra, e il fisico Tullio Regge, che interviene a difesa dettisi

Luoghi citati: Cesmeo, Estremo Oriente, Piemonte, Torino