Juve brivido tra i Campioni

Oggi a Ginevra i sorteggi: i bianconeri tornano dopo nove anni nella coppa più prestigiosa Oggi a Ginevra i sorteggi: i bianconeri tornano dopo nove anni nella coppa più prestigiosa Juve, brivido tra i Campioni Ajax, Real e Porto le grandi rivali GINEVRA DAL NOSTRO INVIATO L'ora è sempre quella, mezzogiorno in punto. E il posto, pure: un albergo ne sul lago, il Noga Hilton. Ogni anno, le coppe europee nascono qui, nei pittoresco segreto dell'urna, fra bossoli e recipienti. Il sorteggio del primo turno coinvolge 112 società, sei delle quali sono italiane: Juventus, Parma, Inter, Lazio, Milan, Roma. Il record stagionale lo ha stabilito, però, la Francia, con otto. La novità più ardita del protocollo riguarda proprio noi. Dopo nove anni, la Juve si ripresenta in Coppa dei Campioni, mentre il Milan, dopo otto, riabbraccia la Coppa Uefa. E così, a due giorni dall'inizio del campionato, il calcio si concede un allegro e, a suo modo, palpitante diversivo. I venti di guerra che soffiano tra Uefa e Fifa incombono sull'evento. Johansson e Aigner stanno facendo di tutto per spogliare Havelange e Blatter di quel potere cosmico tirato su a furore di «torte» miliardarie. Per la Juve si tratta di un ritorno, ma anche di un battesimo. Ai tempi di Boniperti, la competizione si chiamava, semplicemente, Coppa dei Campioni. Oggi non più: oggi si chiama Champions League ed è un caveau straricco, quando si pensi che, dall'ultima edizione, i berlusconiani hanno ricavato la bellezza di 23 miliardi. La squadra di Lippi è testa di serie. Il guaio, non trascurabile, di dover mettersi in marcia senza Ravanelli e Vialli, squalificati, Lombardo, ingessato, e probabilmente Del Piero, precettato dai militari, verrà smorzato dal fatto che ai quarti di finale accedono le prime due di ogni gruppo. Sono tre gli avversari che insidiano il pranzo di Bettega e Giraudo: un'altra testa di serie, dall'Ajax detentore giù giù fino allo Sp art ale Mosca, passando per Madrid e Dortmund, Oporto, Blackburn e Nantes, e due unità uscite dalla lotteria del turno preliminare, fra cui i Rangers di Gascoigne. Strada facendo, gli dei (e i rivali) hanno tolto di mezzo Anderlecht, Ifk Goteborg, Salisburgo e la rogna Hajduk, con tutto quello che avrebbe comportato sul piano politico-sportivo-matarresiano (andare a Spalato, non andarci). In giro, molti ex: Miki Laudrup (Real), Reuter, Kohler, Julio Cesar, Moeller (Borussia), Rui Barros (Porto). Sempre per la cronaca, se Madama mancava all'appello dal novembre '86, allorché fu elimitata ai rigori dal Real, gli spagnoli latitavano dalla primavera del 1991. Nell'ambito della Coppa delle Coppe, il Parma, campione Uefa e tre finali consecutive in bacheca, non corre rischi. Forti dello status di testa di serie, il presidente Pedraneschi e il dg Pastorello potrebbero incappare, al massimo, in una trasferta disagiata, niente di più. Altro discorso, la Coppa Uefa. E, soprattutto, altro livello. Pensate: se cai- coliamo anche la Stella Rossa, estromessa martedì dal Neuchàtel Xamax, c'ì. ùi ballo una dote di ben 22 Coppe dei Campioni, così distribuite: 5 Milan, 4 Liverpool, 3 Bayern, 2 Benfica, Inter e Nottingham, 1 Barcellona, Manchester United, Psv Eindhoven e, appunto. Stella Rossa. Contro le tredici nel bagagliaio della Champions League (6 Real Madrid, 4 Ajax, 1 Juventus, Porto, Steaua) e le due racimolate dalle iscritte alla Coppa delle Coppe (Feyenoord e Celtici. Milan, Inter e Roma sono teste di serie, la Lazio non più. Lo era nel turno preliminare, tanto da esserne stata esentata, come le altre. Scippo è parola grossa. L'Uefa ha cambiato i criteri selettivi, sostituendo i coefficienti per nazione con quelli, individuali, di squadra, relativi alle ultime cinque stagioni. I risultati conseguiti - due sole presenze, eliminata nei sedicesimi con Zoff e nei quarti con Zeman - la esporranno, così, al brivido Barcellona. I grandi capi sono invidiosi: il fatto che, nel tempo, la Coppa Uefa si sia trasformata in una sorta di Coppa Italia allargata (sei successi su sette dal 1989) ha fatto scattare la molla dell'anti-trust. Le 64 squadre in lizza sono state suddivise in otto gruppi Nessun problema per il Milan (ultimo gettone nel 1987, all'è poca di Sacchi): fra i clienti più scomodi figurano lo Standard Liegi, contro il quale ha raccolto l'unica vittoria (2-1) del suo tri bolato rodaggio, Alessandria a parte, e il Betis dello juventino Jarni. In compenso, la Roma dovrà guardarsi dal Siviglia di Suker, appena regolato in amichevole (1-0). Quanto all'Inter, Slovan Bratislava, Levski Sofia, campioni nazionali retrocessi in Uefa in base alle sacre tabelle, e Lione costituiscono piccole mi ne; il Lugano di Shalimov, ex di turno, il record di cpmodità. Roberto Beccantlni Paulo Sousa: «L'Ajax è la squadra più temibile con Real Madrid e Borussia» In Champions League i bianconeri possono Kohler (a sin.) e Laudi up ex compagni di avventure europee