Bimbi drogati per girare film porno

Biella: quattro minorenni costretti a fare gli attori a luci rosse da un disoccupato Biella: quattro minorenni costretti a fare gli attori a luci rosse da un disoccupato Bimbi drogati per girare film porno Salvati dagli amici che s'improvvisano detective BIELLA. Un film a luci rosse, con una bimba di 10 anni e un ragazzino di 13 come protagonisti principali. «Cameramen» un altro bambino di 14 anni, «regista» un disoccupato di 26, residente a Biella, che avrebbe soggiogato gli adoloscenti aiutandosi con alcol e droga. La videocassetta è finita in mano ai carabinieri, consegnata da un gruppo di coetanei dei baby-attori: saputo cosa accadeva ai loro amici, si sono trasformati in detectives, hanno fatto irruzione nella casa dell'ex operaio e si sono impossessati della prova inconfutabile delle sue turpi azioni. Poi, in piena notte, hanno telefonato al 112: «Dobbiamo consegnarvi una cosa». Il giovane è stato arrestato mercoledì, al termine di una lunga ricerca: dopo il «blitz» dei ragazzi in casa sua, aveva capito che rischiava grosso ed era fuggito. «E' accusato di violenza carnale e atti di libidine su minori» sussurra il pm Federico Panichi. Anche per lui il caso è sconvolgente. Nel Biellese non si è ancora spenta l'eco di un precedente caso di violenza su minori, con due genitori e una nonna accusati di abusare dei figli e nipoti. Gli adulti erano stati prima arrestati e poi scarcerati dal gip perché la custodia cautelare in cella appariva ingiustificata, alla luce di prove inconsistenti. Ora, di fronte ad una nuova vicenda dai contenuti ancora più allucinanti, la magistratura per prima intende procedere con grande cautela. Ma questa volta gli indizi sembrano davvero inconfuta bili. Una copia della videocassetta, identica a quella consegnata ai carabinieri, è stata tro vata nella casa dell'indagato. Sono registrate immagini eloquenti, con la bambina ed il ra gazzino ripresi mentre hanno rapporti sessuali completi. Nella stessa perquisizione, i milita ri del nucleo radiomobile di Biella hanno scoperto album fotografici in cui, oltre ai due baby attori, compare in pose erotiche un altro bambino di 14 anni, coinvolto in rapporti omosessuali con il coetaneo. Infine le dichiarazioni dei bambini coincidono e fanno luce su nuovi particolari. L'arre stato era il «regista» e indicava ai bambini quale posizione assumere facendola prima vedere su una rivista vietata ai minori di 18 anni, ma il «cameramen» era un altro bambino, sempre di 14 anni. Complessivamente sarebbero dunque quattro gli adolescenti coinvolti nelle riprese filmate e nei servizi foto grafici. L'ex operaio finito in carcere non avrebbe avuto rapporti completi con i minori, nemme no con la piccola: con lei si sa rebbe accontentato di intimi baci. E nemmeno registrava e scattava quelle immagini a fini di lucro: non risulta infatti che abbia mai venduto un film o una fotografia. Semplicemente teneva tutto per sé. L'indagine dei militari avreb be anche chiarito in che modo il giovane aveva convinto i piccoli a diventare attori di film hard. Prima di tutto li conosceva perché erano suoi vicini di casa. E pare che, almeno inizialmente, li sottoponesse a piccoli ricatti. Ad esempio la bimba già fumava qualche sigaretta. E lui la minacciava, dicendo che avrebbe raccontato tutto a papà e mamma se non l'avesse soddisfatto. Ma è probabile che l'indagato si sia poi servito di alcol e droga. Alcune fotografie infatti ritraggono i bambini con lo sguardo perso nel vuoto, come se fossero ubriachi oppure sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Una volta avvisati, i genitori sono caduti dalle nuvole. Papà e mamma lavorano, i figli restano a casa da soli. I genitori della bambina hanno anche detto al magistrato di sapere che la figlia, ogni tanto, passava a salutare quel vicino di casa: «Ma sembrava un così bravo giovane...». Il primo interrogatorio dell'indagato è fissato per stama¬ ne. Il gip Lucia Sebastiani e il pm Panichi condurranno il confronto insieme. La nuova legge sulla custodia cautelare impone infatti di registrare la deposizione dell'accusato. Ma, mentre il tribunale di Biella dispone di un'apparecchiatura idonea, la procura ne è sprovvista. O meglio, esiste un vecchio registratore che pesa dieci chili e assomiglia ai sistemi video hi-fi sul mercato negli Anni 80. Però nessuno lo sa usare. Daniele Pasquarelli Era il loro \icino di casa «Se non ci state racconto ai genitori che rumate» Prima di registrare imbottiva i ragazzini di alcol e pasticche Accanto il tribunale di Biella Nella città piemontese è venuta alla luce l'ultima storia di orrore nei confronti dei minori di questa estate di violenze

Persone citate: Bimbi, Daniele Pasquarelli, Federico Panichi, Lucia Sebastiani, Panichi

Luoghi citati: Biella