Buscetta mi hanno ingannato

Il giornalista e due turisti rivelano: «Ci ha parlato di indagini fatte a Palermo su Berlusconi» Il giornalista e due turisti rivelano: «Ci ha parlato di indagini fatte a Palermo su Berlusconi» Buscetta: mi hanno ingannato «Sulla nave non ho rilasciato interviste» ROMA. Ma che strano crocerista, che era quel don Masino Buscetta. Perfetto gentleman, con moglie simpatica e figlio giocherellone, documenti intestati a un fantomatico Roberto Ferrara, dieci valigie al seguito, tanta voglia di chiacchierare e di apparire. Ha perfino fatto il presidente di giuria nella serata dedicata alle maschere di carnevale. E che parlantina, ha dimostrato. Oltre al giornalista di Oggi, Sergio De Gregorio, il pentito aveva legato con un imprenditore edile napoletano di 37 anni, Umberto Minopoli, e un consigliere regionale campano di Forza Italia, Angelo Tramontano. Ai tre, tra un drink e l'altro, Buscetta s'è lasciato andare a confidenze esplosive. «Ci ha detto - riferisce Minopoli - che i giudici siciliani stavano cercando di capire come ha fatto Berlusconi a diventare così potente e in così breve tempo. Il suo sembrava un discorso di parte, come se volesse schierarsi dalla parte dei Buoni, i magistrati, contro il Cattivo, Berlusconi». Aggiunge di suo Tramontano: «Per il momento non voglio fare dichiarazioni. Posso dire soltanto che Buscetta l'ha messa molte volte in politica e ha espresso giudizi pesanti». C'è davvero da restare di stucco, a questi racconti. Difficile riconoscere il Buscetta che la tradizione mafiologica vuole gelido e ragionatore. Al contrario, indossati i panni del diportista l'ex boss aveva preso a confidarsi con gli sconosciuti. A spifferare di inchieste. A parlare male di Berlusconi addirittura a un consigliere regionale di Forza Italia. «Penso che Buscetta volesse che questa storia di Berlusconi venisse fuori - sostiene l'autore dello scoop - anche perché mi ero già qualificato come giornalista Aveva il mio biglietto da visita con i numeri di telefono. Ha sot¬ tolineato come ci siano diversi pentiti "seri" che, senza grande clamore, stanno parlando su Berlusconi». Non solo. Il pentito - secondo quanto De Gregorio ha raccontato in tv a Emilio Fede starebbe meditando se farsi interrogare anche lui oppure no. Buscetta, intanto, dopo essere rientrato precipitosamente nel suo rifugio - a proposito, il trasbordo s'è tenuto ieri notte e non martedì, con una vedetta della Guardia di Finanza al largo di Catania, gli ospiti chiusi in cuccetta e dieci militari armati fino ai denti sul ponte - smentisce e recrimina. Fa sapere dal Tgl: «Sono stato ingannato da queitre signori. Mai parlato di inchieste, ho fatto solo discorsi da vacanziere». E il suo legale, l'avvocato Luigi Ligotti, annuncia una querela nei confronti di De Gregorio por aver affermato cose false e che «costituiscono un'autentica provocazione». Toccherà probabilmente a un'inchiesta ministeriale chiarire la vicenda. Eppure il racconto di De Gregorio è preciso e circostanziato: «Non ho riportato queste dichiarazioni su Oggi perché non le avevo registrate. Ma adesso che ho saputo che le ha dette anche a Minopoli e Tramontano, ho deciso di dirle». E' stato lo stesso consigliere Tramontano cheha convinto il giornalista a stringere i tempi. «Ave¬ vo timore - dice il forzaitalista per i passeggeri e sono convinto che la pubblicazione di questa storia sui giornali sia servita alla nostra salvaguardia». Di diverso parere è stato il comandante della nave, che ieri mattina ha fatto sbarcare d'autorità il giornalista. L'ha dichiarato «ospite indesiderato» e l'ha cacciato, scatenando le proteste di Oggi e di quasi tutti gli organismi sindacali dei giornalisti. Ma la direzione della Starlauro, la compagnia armatrice della Monterey, ribadisce: «Il giornalista ha affermato cose false e calunniose». In segno di solidarietà contro l'espulsione - secondo'quanto riferito a terra da De Gregorio - hanno interrotto la crociera anche i suoi due compagni di viaggio e di chiacchierate, Minopoli e Tramontano. Naturalmente una vicenda del genere non poteva passare inosservata. La Procura di Palermo ha rifiutato ogni commento. Silvio Berlusconi, raggiunto alle Bermuda, ha minimizzato: «Nessuna risposta. Occupiamoci di cose serie». Già, il leader di Forza Italia è in pieno ritiro pre-agonistico, con Letta, Confalonieri, Dell'Utri e Galliani. Al mattino fanno sport, al pomeriggio lavorano al programma e definiscono le prossime mosse. Ma intanto Tiziana Maiolo e Domenico Contestabile, espo- nenti parlamentari di Forza Italia, hanno già annunciato un'interpellanza. «Le rivelazioni del giornalista di Oggi - dichiarano congiuntamente - sono inquietanti e non possono lasciare il governo indifferente. Presenteremo una interpellanza ai ministri perché chiariscano se Tommaso Buscetta, promettendo rivelazioni su Silvio Berlusconi, si stia assicurando il futuro di pentito multiuso». Ombretta Fumagalli Carulli ha presentato un'interpellanza, chiedendo che la Commissione centrale per la protezione dei pentiti esamini urgentemente il caso. «La vicenda presenta anomalie e incongruenze», dice anche il senatore Cannine Mancuso, ex Rete, esperto di misteri siciliani. Su tutta la vicenda, comunque, aleggia un senso di mistero e di irrisolto. Buscetta improvvisamente impazzisce, se ne va a zonzo per il Mediterraneo e chiacchiera a ruota libera? Lui adesso parla di una «trappola» tesagli a bordo dai tre croceristi. Ma il giornalista - che peraltro ha sempre ammesso di aver avuto una soffiata rivelatrice - ha un'altra interpretazione: «Ritengo che quella di Buscetta non fosse, come ha detto, una fuga d'amore. Ma piuttosto una missione per incontrare qualcuno nei porti toccati o sulla stessa nave». Giallo nel giallo, dunque. Con un particolare intrigante in più: Sergio De Gregorio prenotò la sua cabina in una agenzia di Milano il 20 giugno scorso, Buscetta l'ha fatto a Roma il 21 luglio. Un mese dopo. La «gola profonda» di quel cronista è davvero speciale. «E' stata una telefonata anonima. Quando questo è avvenuto lo dirò soltanto al magistrato, se me lo chiederà». Francesco Grignetti Don Masino al Tgl «A bordo ho fatto soltanto chiacchiere» Il suo legale querela l'autore dello scoop Dalle Bermuda arriva la replica del Cavaliere «Meglio occuparsi di questioni serie» Tommaso Buscetta in un'aula di tribunale: il pentito è uno dei principali accusatori nei processi più importe iti di mafia. A sinistra, una foto ricordo della crociera: è a Rodi insieme con il figlio Stefano e la moglie (FOTO OGGI]

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