LA QUERCIA SI SDOPPIA IN LIBRERIA di Filippo Ceccarelli

LA QUERCIA SI SDOPPIA IN LIBRERIA D'ALEMA E VELTRONI SCRITIX)RI LA QUERCIA SI SDOPPIA IN LIBRERIA MASSIMO D'Alema scrive un libro: «Un Paese normale. La sinistra e il futuro dell'Italia»; Walter Veltroni pure, scrive un libro: «La bella politica». Troppa grazia Sant'Antonio? Duecentosei pagine il primo, con Mondadori, duecentosessantadue pagine l'altro, con Rizzoli. In tutto fanno quattrocentosessantotto (468) pagine. Ma non finisce qui, perché l'abbondanza pubblicistica è rinforzata dall'uscita quasi simultanea sugli scaffali delle librerie e sui banchi delle imminenti feste dell'Unità. E allora di fronte a questo perfetto sincronismo editoriale, davanti a tale simultanea operosità di scritti, la concorrenza - di vetrine e poi di vendite - fra i due leader è nelle cose, appendice libraria di una (supposta) rivalità politica forse anche personale. «Di libri basta uno per volta, quando non è d'avanzo» (Manzoni). E tuttavia, con la seconda già annunciata opera di Achille Occhetto dopo // sentimento e la ragione (Rizzoli), l'universo pubblicistico pidiessino appare francamente saturo. Ancora di più se si considera che appena due mesi orsono è stata pubblicata per Longanesi una ricca biografìa di D'Alema, con testimonianza anche della madre. E che nel maggio scorso Veltroni ha dato alle stampe un'altra maxi-intervista («Al governo?», a cura di Carlo e Norberto Valentini per Carmenta) in cui rivela perfino l'alimentazione prescrittagli dal dietologo-cantante Mimmo Locasciulli. Comunque il duplice e contemporaneo battage e già infuocato, e pure qui all'inevitabile dualismo sembra corrispondere un astuto ritorno promozionale. Panorama di questa settimana raccoglie in ben quattro pagine le anticipazioni dalemiane; mentre ieri sera, al Tg 1, Filippo Ceccarelli CONTINUA A PAG. 2 SETTIMA COLONNA

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