Il dollaro ridà grinta alla lira di Francesco Bullo

Economia Attesa sui mercati, la Bundesbank lima i tassi a breve alla vigilia del direttivo Il dollaro rida grinta alla lira La bilancia valutaria è sempre in attivo MILANO. La lira continua a viaggiare a gonfie vele: una galoppata regolare, incurante anche dei dati sull'inflazione diffusi l'altro giorno dall'lstat. La ripresa del dollaro ha certamente contribuito, ma non è l'unica ragione di un recupero che, sul marco, ha toccato il 7% in un mese (ieri, tra leggere oscillazioni, la moneta tedesca è scesa a un minimo di 1087 lire: il 23 luglio era a quota 1167). In realtà gli occhi di tutti sono puntati, con un certo ottimismo, sulle decisioni che oggi prenderà la Bundesbank: c'è fiducia tra gli economisti su una possibile limatura dei tassi. Molto più cauta, invece, Piazza Affari dove - dopo la solita giornata altalenante - l'indice Mibtel è terminato in calo dello 0,75%, nonostante una breve «fiammata» per le reazioni positive (soprattutto dall'estero) all'esito del pronti contro termine in Germania, unita alle voci di un possibile ritorno in pareggio dei Fondi di investimento nei prossimi mesi. Neanche l'impennata del gruppo Ferruzzi è servita a smuovere il mercato. Tanta cautela in Borsa che, comunque, non sfiora la lira. E le ragioni sembrano trovare conferma da una serie di dati. Sul fronte interno c'è il saldo positivo a luglio della bilancia dei pagamenti: anche se limitato a soli 657 miliardi, porta il totale dei primi sette mesi dell'anno ad un surplus di 8489 miliardi di lire. Non solo. Prosegue senza soste, infatti, il calo dei tassi interbancari verso la soglia del 10%. Anche ieri è stato realizzato un buon passo avanti in questa direzione, lasciando aperte tra i tesorieri le speranze di un calo al di sotto di questo livello nelle prossime sedute. Ma anche da oltralpe i segnali che giungono sembrano incoraggianti. C'è l'attesa di un taglio del costo del denaro in Germania, alimentata dallo stesso presidente della Bundesbank, Hans Tietmayer, che proprio ieri ha parlato della possibilità di un allentamento creditizio. Quanto bastava a mantenere il clima giusto per il consolidamento del recupero della nostra valuta. Una prospettiva che ha trovato immediata conferma. La Banca centrale belga (Bnb) ha annunciato di aver ridotto di 5 punti base sia il tasso d'intervento sul mercato monetario, passato al 4,40% dal 4,45%, sia l'overnight ordinario (entro i limiti di credito), al 5,65% dal 5,70%. L'istituto ha per contro confermato al 4% il tasso di sconto e all'8,75% l'overnight di emergenza (oltre i limiti di credito). La Bnb si è mossa sulla scia delle decisioni della Bundesbank che, in occasione dell'asta settimanale, ha abbassato ieri mattina il pronti contro termine marginale al 4,39% dal 4,45%. L'ultimo allentamento creditizio adottato dall'istituto di Bruxelles risale al 9 agosto scorso. Conclusione: l'ultima parola spetta a Bonn. E la decisione della Buba divide gli analisti (è la prima riunione, dopo la pausa estiva, anticipata ieri da un segnale di distensione della politica monetaria arrivato in occasione del prontitermine. Una ventata di ottimismo sulle prossime mosse di Tietmayer arriva proprio da Francoforte, dal quartier generale della Deutsche Bank Research il cui vicepresidente, Ulrich Beckmann, uno dei maggiori esperti di Bundesbank, prevede che il taglio ci sarà, che riguarderà il tasso di sconto e che sarà però modesto, nella misura di 25 punti base. «Noi ci aspettiamo che la Bundesbank tagli il tasso di sconto entro l'estate, ed è molto probabile che lo faccia domani», ha affermato ieri l'economista secondo cui, così facendo, la Bundesbank preparerebbe tecnicamente il terreno per ulteriori ribassi del pronti-termine senza esporsi troppo nei confronti dell'inflazione. Per l'economista invece sarebbe del tutto da escludere lo possibilità, finora tra le più accreditate tra gli esperti finanziari, di una riduzione del Lombard rate. Questa tesi non convice invece altri analisti. Per Richard Turnill, economista internazionale della Paribas Capital Markets infatti «c'è ancora spazio perché il tasso del pronti-termine possa scendere fino a 4,20% dall'attuale 4,39% prima che la Bundesbank sia obbligata a ritoccare il tasso di sconto». Una prima risposta l'avremo oggi. Francesco Bullo Apr. ' Mag. Giù. 1Qg4 Lug. Ago. Set. Nov. Die. Mar. Apr.^Mag.1 Giù. Lug. Ago.

Persone citate: Hans Tietmayer, Lombard, Richard Turnill, Tietmayer, Ulrich Beckmann

Luoghi citati: Bonn, Francoforte, Germania, Milano