L'eroina era nascosta nella buca delle lettere

L'eroina era nascosta nella buca delle lettere L'insospettabile «rifugio» apparteneva al capo dell'organizzazione: sequestrati 2 etti di droga L'eroina era nascosta nella buca delle lettere Dal trasportatore allo spacciatore, sei finiscono in carcere Sei persone arrestate e due etti di eroina recuperati dai poliziotti della sezione Narcotici della questura. Un quantitativo di stupefacente che, rivenduto in piccole dosi, può fruttare una cinquantina di milioni. E' il bilancio dell'operazione «Ferragosto» condotta dagli agenti del commissario Leopoldo Testa nella zona di Barriera Milano, che ha messo fine ad una piccola «catena di montaggio» della droga proveniente dall'hinterland milanese e confezionata e rivenduta a Torino. Le indagini scattano il 15 di agosto, seguendo nelle vie semideserte della città gli spostamenti di un «pusher», Giuseppe Fierro detto Pino, 20 anni, via Desana 19/24. Un volto noto per i tossicodipendenti che frequentano via Desana, via Cigna e via Lauro Rossi. Il giovane spacciatore viene visto più volte mentre prende contatti con due donne: Fiorella Droetto, 29 anni, residente a Settimo in via Vercelli 25; e Daniela Lago, 21 anni, via Desana 19/25. Gli agenti nei giorni successivi seguono anche gli spostamenti delle due donne, notando che spesso si recano in un appartamento di via Lauro Rossi, al civico 53/1. Qui, in un alloggio al primo piano, vivono i due compagni delle ragazze: Vincenzo Galentini, 34 anni, pregiudicato, e il marocchino Hibare Abdelrani, 20 anni. Parecchi elementi fanno sospettare che proprio nel piccolo alloggio di via Lauro Rossi si prepari la droga da smistare. Quando i poliziotti irrompono, trovano Galentini e Abdelrani intenti a confezionare gli ovuli di droga. Il marocchino, alla vista degli agenti, si scaglia contro lanciando la polvere bianca. Ma l'eroina viene recu¬ perata e sequestrata. In tutto sono 90 grammi di stupefacente, un quantitativo che lascia supporre l'esistenza di altri nascondigli. Nel frattempo per i due scattano le manette. Parte un altro blitz, questa volta nell'abitazione di Fierro. In via Desana il giovane spacciatore viene trovato in possesso di altri 60 grammi di droga, già suddivisi in ovuli. Quando alla porta si presentano gli agenti, il giovane cerca di inghiottire l'eroina, ma viene bloccato e arrestato. L'ultimo tassello dell'indagine è rappresentato dal fermo di Francesco Scalise, 65 anni, falegname che abita in via Verolengo 115/10. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe lui - al vertice dell'organizzazione - che provvedeva a fare arrivare la droga da Milano. Quando il carico giungeva a Torino era sufficiente una telefonata perché il marocchino venisse a ritirarlo in via Verolengo, al solito posto, cioè nascosto nella buca delle lettere del falegname. E proprio nella buca delle lettere i poliziotti hanno trovato altri 50 grammi di eroina purissima, pronta per essere tagliata e rivenduta. Tutti e sei sono stati arrestati con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti. Giacomo Bramardo Francesco Scalise, 65 anni

Persone citate: Barriera Milano, Daniela Lago, Fierro, Fiorella Droetto, Francesco Scalise, Giacomo Bramardo Francesco, Giuseppe Fierro, Leopoldo Testa, Scalise, Vincenzo Galentini

Luoghi citati: Milano, Torino