Sestriere calamita d'agosto di Luisella Re

ferie di mezza estate - Con sport, discoteche e cucina, la capitale della neve conquista nuovi visitatori ferie di mezza estate - Con sport, discoteche e cucina, la capitale della neve conquista nuovi visitatori Sestriere, calamita d'agosto Polenta e gite per il nuovo turismo Per Carlo Piffer, assessore al Turismo di Sestriere, agosto chiude con un unico rimpianto. La gara di sculture in legno ispirata al Campionato mondiale del '97 ha riunito i migliori artisti dell'arco alpino, l'opera che ora campeggia in Consiglio comunale (uno sciatore accucciato che mima la S di Sestriere) convince tutti. Peccato però non aver strappato agli acquirenti privati un maggior numero di sculture. «Due carriole di cemento, un plinto, quattro pietre ed eccole trasformate in punti di richiamo per le nostre piazze. Pazienza, ci servirà da lezione l'anno prossimo». L'importante è cominciare a capire che per migliorare basta poco: «quattro pietre», un pizzico in più di coinvolgimento collettivo, il gusto di rimboccarsi le maniche e di assaporarne i risultati. E' la novità d'agosto, a Sestriere. Ed è la prima volta, nonostante il clima capriccioso, che la capitale piemontese delle nevi si fa largo nel Gotha delle grandi mete estive. Con il solito aplomb ammorbidito da un'informale, inaspettata allegria. Il dottor Francesco Jayme, sindaco-farmacista, è il primo ad ammetterlo. «Siamo 800 residenti abituati a convivere d'inverno con 30 mila turisti. Ma tanta gente - oltre 15 mila tra luglio e agosto - comincia a ricordarsi di noi anche quando le piste sono verdi. Tra di loro: piemontesi già rientrati da brevi viaggi, molti liguri, moltissimi in arrivo dal Sud. Dare il benvenuto a questa folla, dimenticando lo sci, è stata un'esperienza impegnativa e gratificante». Merito di Sestriere o della crisi? Ad affollare alberghi ed alloggi, dice il sindaco, è soprattutto una clientela medio-alta che accusa solo in parte la recessione. Ma Livio Berrati, porI tavoce della «Sestrieres SpA», non nega né la crisi né la sua influenza. «Qui c'è un'atmosfera diversa. Come se tutti cercassimo cose diverse dal passato, con meno esigenze e più calore». E' una voglia che ha il suo simbolo in piazza Fraiteve, definitivamente pedonalizzata e trasformata nel cuore nuovo del paese. Tra i fans della novità il sindaco Jayme, fiero del raffinatissimo complesso sullo sfondo che gli architetti Gabetti e Isola hanno foderato in legno intagliato con colonnine e vetrate: «Non siamo terra di finestre a cuore e orologi a cucii. E non vogliamo rinnegare il pedigree con cui Sestriere ha anticipato, nel 1932, le attuali stazioni di ski-total. Ma certi palazzoni degli Anni Settanta non ci convincono affatto, anche se fu la Regione ad approvarli e hanno salvato dal cemento i declivi circostanti». Acqua passata. Meglio pregustare il prossimo varo delle due grandi cooperative di alloggi riservati all'ultima generazione di residenti o artigiani locali. E mescolare con i richiami tradizionali (la discoteca Tabata o il Black Sun, i «camp» giovanili di tennis o calcio della Juventus, il celeberrimo golf, le due piscino, il maneggio) un cordiale calendario di appuntamenti quotidiani. A scelta: gite ai tre nuovi ristoranti in quota, i rifugi o il forte di Fenestrelle, concerti in piazza, festosi incontri con gli ultimi (e sbalorditi) artigiani della valle, pantagrueliche scorpacciate di specialità montane. Ma come si concilia la polentata alpina di domenica con l'elegante viavai di piazza Fraiteve, dove i soliti «happy few» sfoggiano il gilet Husky offerto in omaggio con l'abbonamento stagionale di sci? Carlo Piffer, alpino e negoziante di alimentari oltreché assessore, ci scherza su: «Qui arriva gente che al filettino al pepe verde ò super- abituata. Ma se gli offri polenta concia e salsiccia perde la testa». Ne è rimasto colpito persino Renato Opezzi, direttore della Sestriere SpA: «Code di ore per gustarsi quelle semplici crèpes che sono i "goffri" o gli gnocchi locali "ghenefle". Se non l'avessi visto non ci avrei creduto». Peccato non ci credano troppi negozianti, sempre pronti a mugugnare ma mai a collaborare. Una spina per il presidente dell'Ascom Gerard Jayme, presidente dell'Ascom, che punta sui colleghi più giovani in accordo con Berruti: «Man mano che i turisti dimostrano il loro gradimento, ci sentiamo più "paese" anche noi. Stiamo crescendo tutti insieme». E' una prospettiva che secondo Alberto Bolaffi, appassionato habitué del posto, meriterebbe un concorso per un nuovo manifesto all'altezza di quello con la celebre bruna in verde, ormai storico. Oppure un francobollo. «Ci metterei la vecchia chiesa Regina Pacis e le torri, ma le mie preferenze non sono riproducibili. La splendida "randonnée" che arriva a San Sicario batte Saint Moritz». La moglie Nicoletta, «sestrierina da decenni», annuisce e sorride: «La novità di quest'estate è molto semplice. Sestriere continua a migliorare e qui tutti ne siamo felici». Luisella Re «Pur senza lo sci sono arrivati 15 mila ospiti» Ugg I sindaco Francesco Jayme La nuova piazzetta per i pedoni Sopra: Nicoletta Bolaffi In alto: Livio Berruti

Luoghi citati: Fenestrelle, Sestriere