Sì uccide in contromano sull' autostrada di Giuseppe Maritano

Sì uccide in contromano sull'autostrada E' un uomo di 46 anni, altra vittima torinese in uno scontro tra auto nella zona di Bari (4 morti) Sì uccide in contromano sull'autostrada Ha sbagliato l'imbocco della Torino-Bardonecchia: tre feriti Ha imboccato l'autostrada contromano e per quindici, lunghissimi chilometri ha guidato come se nulla fosse, indifferente alle auto che sulla carreggiata opposta viaggiavano nella sua stessa direzione, Torino, sull'A32 per Bardonecchia, e alle segnalazioni del personale Sitai. All'altezza di Sant'Ambrogio si e schiantato con la sua Panda contro il fuoristrada di una famiglia di turisti milanesi che andava in vacanza in Val di Susa. Soccorso dall'eliambulanza e portato al Cto, è morto poco dopo il ricovero, ieri, intorno alle 19. Si chiamava Remigio Claut, 46 anni, abitava via Segantini 98 A a Torino. Praticamente illesi gli occupanti del Sukuzi: Renaio Napoli, 29 anni, la moglie Chiara Boccola e loro figlio Luca, di soli 6 mesi, sono stati visitati dai medici dell'ospedale di Avigliana e dimessi in serata. Un incidente assurdo, per una svista incredibile. La Panda, raccontano gli agenti della polizia stradale, dev'essere entrata in autostrada a Chianocco, salendo per quello svincolo senza barriere che già lame proteste ha sollevato fra gli abitanti della zona. Quello che pero non si spiega è come abbia fatto il conducente in una serata come ieri - niente nebbia ne pioggia, visibilità ottima - a non accorgersi dell'errore, dei clacson degli automobilisti che scendevano a Torino, dei gesti disperati dei dipendenti Sitai' che cercavano di fermare la sua folle corsa ed evitare la strage Renato Napoli, che se l'è trovato di colpo di fronte-, non sa neanche lui che cosa pensare Racconta: <iHo sterzato prima a destra, poi a sinistra, per evitarlo, ma non c'è stato nulla da fare: lui eseguiva le mie stesse manovre al contrario, come capita tra due persone che devono passare per la si essa pori a cer cano di scansarsi e finiscono regolarmente una addosso all'altra». E aggiunge: «Chiederò spiegazioni alla Sitaf. Perché è potuto accadere? Perché non hanno almeno cercato di fermare me?». E mentre la stradale procedeva ai rilievi sulla A26, attraverso le agenzie di stampa arrivava la notizia di un altro torinese morto in uno spaventoso incidente stradale avvenuto alle 17.30 in Puglia, tra Bari e Modulilo. La vittima è Luigi Cianci, originario di Corato ma residente a Torino. Fra i feriti figurano Franca Cianci, 19 anni (presumibilmente la figlia) e Salvatore Cannone, 15 anni, anche lui torinese. Ricoverati al Policlinico di Bari, le loro condizioni non destano preoccupazioni: guariranno rispettivamente in 30 e 20 giorni. Ma si tratta di un bilancio ancora provvisorio. Oltre a Luigi Cianci, infatti, i vigili del fuo¬ co hanno contato altri tre morti in questo incidente che ha visto coinvolte una Seat Malaga, una Golf e un furgoncino Ford. E solo una è stata identificata. Quasi certamente un parente della vittima torinese: il cognome è sempre quello - Cianci - cambiano il nome, Domenico Vito, l'età, 53 anni, il luogo di residenza coincide con quello di origine, Corato. Secondo quanto riferito dai soccorritori, i due morti non identificati sarebbero un giovane dall'apparente età di 20 anni e una donna sui 45 anni. Nulla si è saputo sull'esatta dinamica dell'incidente. L'unico particolare è che è avvenuto sulla statale «96», una strada molto trafficata, all'altezza di una caserma dei vigili del fuoco. Una circostanza, questa, che ha reso i soccorsi immediati. Giuseppe Maritano

Persone citate: Domenico Vito, Franca Cianci, Luigi Cianci, Malaga, Remigio Claut, Renato Napoli, Salvatore Cannone