Un club per le fondazioni bancarie

Un club per le fondazioni bancarie Positiva reazione di Tancredi Bianchi (Abi): «Nessun rischio di contrapposizione» Un club per le fondazioni bancarie Zandano vuole unire le superaziende del credito ROMA. E' sulla rampa di lancio l'Abi delle fondazioni bancarie. L'idea, secondo quanto scrive l'agenzia Radiocor, sarebbe da attribuire al presidente del San Paolo di Torino, Gianni Zandano, che nei prossimi mesi vorrebbe dare vita al Club delle nuove grandi aziende di credito. Fra i possibili soci potrebbero esserci, oltre all'istituto torinese, l'ente Cassa di Roma, la Cariplo, il Banco di Napoli, il Banco di Sicilia, la Cassa di Verona e il Monte Paschi di Siena. L'iniziativa si profila come un tentativo delle fondazioni di organizzarsi dopo le critiche e gli attacchi dei mesi scorsi, prima di tutte quella venuta da Giuliano Amato, autore della legge che ha permesso la tra¬ sformazione delle banche pubbliche in società per azioni. Zandano, come presidente del San Paolo (l'istituto ieri non ha voluto commentare la notizia), è stato protagonista delle più recenti operazioni finanziarie, soprattutto con la partecipazione alla privatizzazione dell'Imi e il conseguente ingresso nel nocciolo duro dell'istituto, che hanno finito per alimentare la polemica sul ruolo delle fondazioni bancarie e, a detta di molti osservatori, sull'ambigua natura giuridica di questi enti cosiddetti «senza padroni». Zandano è così corso ai ripari e ha utilizzato questi giorni di pausa estiva per tessere alleanze in vista di una futura «associazione delle fondazioni». Per il presidente dell'Abi attuale, l'Associazione bancaria italiana, Tancredi Bianchi, il club delle fondazioni sarebbe un'unione di proprietari, «che non dovrebbe porsi in contrapposizione con l'Abi. Un'associazione opportuna, visti i problemi giuridici e di scelte strategiche che si pongono alle fondazioni, ma non ne abbiamo mai discusso con Zandano». L'iniziativa del presidente del San Paolo giunge a ridosso di altri progetti animati da un alleato eccellente come Sandro Molinari, presidente della Cariplo (che con il San Paolo e il Monte Paschi partecipa al «nocciolo» Imi e si prepara, con gli stessi protagonisti, a dar vita a quello dell'Ina) e dell'Asso- dazione tra lo casse di risparmio. Proprio nella sua veste di presidente dell'Acri, Molinari aveva annunciato la prossima adesione delle fondazioni in capo al San Paolo, al Banco di Napoli e al Banco di Sicilia al team delle casse. Ma forse i più recenti sviluppi porteranno qualcosa di nuovo. La nascita di un'associazione delle fondazioni ha sicuramente un sapore politico, proprio per la battaglia che attorno ai cosiddetti «enti conferenti» (così li chiama la legge Amato) si sta combattendo. Si tratta di una torta di circa 50 mila miliardi, di cui 32.371 miliardi di lire rappresentano il patrimonio complessivo delle 81 fondazioni ex casse di risparmio.

Persone citate: Gianni Zandano, Giuliano Amato, Molinari, Sandro Molinari, Tancredi Bianchi, Zandano