Unìnguaribile romantica

Unìnguaribile romantica Unìnguaribile romantica Fedele agli amici e alla letteratura Usuo talento era ascoltare e aiutare w~t| N temperamento militante. / Un'inguaribile romantica, i E poi sincerità, coraggio, I mancanza di cautele. L'atV Itivismo culturali; di Grazia Cherchi, la fedeltà allo amicizie e agli impegni, l'impaziente rapidità del suo modo di esprimersi (in privato e in pubblico) erano proverbiali. Grazia non si dava pause. Non lasciava le cose a metà. Non si aspettava mai che qualcosa avvenisse senza un impegno deciso e consapevole. Conosciamo la collaborazione assidua e incisiva a diverse riviste e giornali (i/ manifesto, Linea d'ombra, Panorama e soprattutto l'Unità): ma gran parte dell'attività di Grazia resta sommersa e solo le testimonianze dirette di coloro che l'hanno conosciuta potranno darne la misura. In più di vent'anni il suo lavoro per Quaderni Piacentini è stato un lavoro tanto umile quanto fondamentale. Grazia non firmava neppure un articolo, la sua discrezione e abnegazione hi portavano a cancellare la propria presenza. Ma era soprattutto lei a tenere uniti i collaboratori, a cercarli, a incoraggiarli. Quando poi, più tardi, dopo la chiusura della rivista, Grazia divenne giornalista e cominciò a scrivere regolarmente, la sua tempra, le sue predilezioni, le sue .iv versioni vennero alla luce pienamente. Grazia credeva nel romanzo, amava la narrativa, la incorag giava e soprattutto la leggeva, Ne aveva bisogno tutti i giorni. Per lei leggere voleva dire leggere racconti e romanzi, F. leggere libri e giornali, intervistare autori, occuparsi di manoscritti letterari Idei piti giova ni, in particolare) divenne per lei un lavoro che riempiva interamente le sue giornate C'erano poi i suoi articoli caustici e trionfali, i suoi brevi racconti [Basta poco per sen tirsi soli. Edizioni e/o), E infine un romanzo, Fatiate d'amore perdute (Longanesi) che voleva essere anzitutto un omaggio ai suoi amici di un tempo, ed esprimeva la sua fierezza, la sua ammirazione per loro Drastica nei giudizi era capace di un sentimento sempre più raro: la vera e sincera ammirazione. Credo che fossi! questa l'ispirazione e la felicita di Grazia: l'amore appassionato per i suoi amici vecchi e nuovi, la sua fede' in loro. Fede lui t'altro che cieca perché non le impediva di vedere chiaramente, con ironia affettuosa e un po' crudele, i loro difetti, i loro errori e limiti, e tutto quanto rende ognuno di noi un «caso difficile» (o «disperato»). Di questo soprattutto Grazia era capaci': vedere lucidamente le</i<u Ina indubitabili e le debolezze inguaribili. Sia delle prime che delle seconde era divertita, commossa, pronta a prendersi cura l'in" conoscendo bene il mondo editoriale e giornalistico, non era scettica La sua era la morale ilei «fare qualcosa». Nonostante la sua solitudine (era piena di segreti, piccoli e grandi, di reticenze su se stessa, fino a cancellarsi e oscurar si), il suo talento era ascollare, lavorare insieme, aiutare, scegliere. Alfonso Berardinelli

Persone citate: Alfonso Berardinelli, Grazia Cherchi, Longanesi