«In nome dell'ambiente sparute»
Si fa violenta la guerra degli ecologisti, sfiorata la catastrofe in Bassa Sassonia Si fa violenta la guerra degli ecologisti, sfiorata la catastrofe in Bassa Sassonia «In nome dell'ambiente, sparute» Germania, razzi contro un deposito nucleare BONN NOSTRO SERVIZIO Il deposito di scorie nucleari di Gorleben in Bassa Sassonia la notte scorsa è stato preso di mira da un gruppo di militanti anti-nuclearisti che hanno lanciato razzi contro l'edifico provocando danni per oltre 300 milioni di lire. Poi gli uomini e le donne dell'organizzazione Verde hanno tolto la corrente alla gru montacarichi, hanno dato fuoco a delle balle di paglia e a una macchina che avevano portato con loro e hanno scritto con lo spray: «Stop Castor». Non ci sono stati danni a persone, perché l'attentato era stato preparato con cura: gli anti-nuclearisti hanno agito al buio e hanno allestito indicazioni stradali fasulle di «deviazione» per evitare di ritrovarsi improvvisamente di fronte a qualche automobilista di passaggio. Ma c'è stato chi ha definito ugualmente i militanti Verdi «criminali senza scrupoli», come il deputato democristiano Kurt-Dieter Grill, il quale ha aggiunto: «Agli oppositori del nucleare cade la maschera della' non violenza; mostrano di non curarsi dei possibili incidenti contro terzi: i razzi avrebbero facilmente potuto provocare un incendio di grossa portata». Anche la polizia tedesca pensa che «la resistenza anti-nucleare abbia raggiunto una nuova dimensione». Le organizzazioni di protesta antiatomica della regione si sono associati con un gruppo di «militanti» nel quale si pensa siano coinvolte una trentina di persone. Adesso vogliono evitare il prossimo trasporto nucleare previsto per metà ottobre. I razzi di Gorleben sono l'ultima manifestazione di protesta contro i trasporti di scorie nucleari dalla centrale di Philippsburg, nella Germania meridionale, al deposito della Bassa Sassonia. I trasporti «Castor» - così si chiama il grosso container giallo che porta per le strade e sulle ferrovie tedesche il suo pericoloso carico - è l'oggetto più odiato dalla protesta anti-nucleare in Germania negli ultimi dieci anni. Gli ecologisti pensano che sia un tra¬ sporto pericoloso e inutile, visto che poi le scorie non rimarranno in eterno nel deposito di Gorleben. In aprile, durante l'ultimo trasferimento, era stata necessaria una scorta di 6500 poliziotti; nel corso del 1995 le ferrovie tedesche hanno dovuto subire già dodici attentati: binari segati, grossi ganci appesi sui fili dell'elettricità, finte bombe sui binari e via dicendo. La protesta verde è «in». Dal boicottaggio della Shell a quello della Francia di Chirac, le azioni non si contano. Un giorno è il primo campo tedesco seminato con piante geneticamente manipolate che viene reso impraticabile (l'esperimento è stato rimandato alla primavera prossima); un altro giorno sono i «Vegan», vegetariani militanti, che attaccano una macelleria; un altro ancora è il direttore di un grande settimanale («Stern») che offre due «viaggi premio di protesta ecologica» ai lettori. A spese del giornale andranno a manifestare a Mururoa contro gli esperimenti atomici francesi. [f. p.l ©.1»" DIEGR0MEN Il simbolo dei Verdi tedeschi
Persone citate: Castor, Chirac, Dieter Grill, Stern, Vegan
Luoghi citati: Bassa Sassonia, Francia, Germania
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