Quei tre giovani nella «Tempesta»

Spettacoli Cronaca Il torinese Nisi, Lanciotti e Bocciarelli saranno da giovedì a Verona Quei tre giovani nella «Tempesta» Lo spettacolo di Shakespeare ha la regia di Mauri Il teatro è fatto anche di «promesse». Lo sono i tre giovani attori che recitano nella «Tempesta» di Shakespeare firmata da Glauco Mauri, che debutterà al Teatro Romano di Verona giovedì 24. Usciti dalla scuola del Piccolo di Milano di Giorgio Strehler, Maximilian Nisi, di 25 anni, Premio Esordio Olimpico '95 al Teatro di Vicenza, sarà Ferdinando; Pia Lanciotti, di 24 anni, sarà Miranda; Vincenzo Bocciarelli, 23 anni, interpreterà il ruolo di Ariel. Nisi, torinese, è una «vecchia» (per modo di dire) conoscenza cittadina. Ha infatti incominciato la sua carriera d'attore con una pic- cola parte in «Gli ultimi giorni dell'umanità», nel '90, lo spettacoloevento della direzione Stabile di Luca Ronconi qui a Torino. «Quello è l'unico allestimento cui ho partecipato nella mia città, da quando ho affrontato seriamente questo mestiere», spiega. Dopo, dice, la passione l'ha portato altrove, in cerca di lavoro. Prima a Milano, alla Scuola del Teatro d'Europa di Strehler, poi in giro, con registi come Bernardi, Terzopoulos, Mauri. Infine a Roma, in un seminario con Ronconi. «Ogni spettacolo, ogni diverso regista dice lui, positivo - è un'esperienza, un periodo della nostra vita che si inizia e che si conclude. Interessante». Bocciarelli, nato a Mantova ma vissuto a Siena, il pubblico torinese ha potuto apprezzarlo quest'anno al Carignano 11 giovane attore infatti ha recitato neH'«Edipo» con la compagnia di Glauco Mauri, nella parte del "messo. «E' stata una bella responsabilità - ricorda - poiché lo spettacolo si chiudeva con me. Avevo il finale in mano: usciva Mauri ed entravo io!». Una «gavetta» incominciata a 17 anni, una borsa di studio Cee in Calabria, poi il provino con Strehler e la scuola di Milano. E moli e tournée in giro per l'Italia; oggi la parte di Ariel, personaggio shakespeariano di tutto rispetto. «Per il futuro - dice - mi piacerebbe recitare con tanti registi diversi, per rubare loro un po' d'esperienza. Un personaggio che vorrei fare? Arlecchino, naturalmente». Pia Lanciotti, anche lei ex allieva della scuola di Strehler, è invece salernitana. Ha alle spalle liu- morose esperienze con registi diversi. Ha recitato Ofelia nell'«Amleto» del Teatro dell'Elfo firmato da Elio de Capitani (nel molo di Ofelia), come mima in «La dàmnation de Faust» di Berlioz per la regia di Ronconi, alla Scala, e ha partecipato alla trasmissione televisiva Fininvest «Le frontiere dello spirito». Sono giovani, dunque, ma «cresceranno» Auguri. Cristina Caccia Il torinese Maximilian Nisi e Vincenzo Bocciarelli due giovani promesse del teatro nazionale