L'Avvocato entusiasta «Come sei brava Juve» di Angelo Caroli

28 Stasera i bianconeri in amichevole a Bologna L'Avvocato entusiasta «Come sei brava Juve» TORINO. La Juve corre verso Bologna (stasera amichevole alle 20,30: differita su Italia 1 alle 22,40) e verso il campionato sotto una pioggia di complimenti: Berlusconi e Capello, antagonisti per eccellenza, firmano gli ultimi giudizi autorevoli. Domenica Lippi ha giurato di aver già riscoperto la sua «vecchia Juve», ieri Giovanni Agnelli ha sintetizzato l'incontro con la squadra con un «bravi tutti». L'Avvocato alle 8,45 è entrato nell'antistadio del Comunale, anticipando tutti. Solo il custode a quell'ora bazzicava nei paraggi. Poi è spuntato Vierchowod dalla faccia truce. Il «russo» ha la singolare abitudine di arrivare sempre primo, anche negli spogliatoi. E Agnelli gli ha subito chiesto «come si trova a Torino», gli ha espresso ammirazione «per la lunga e brillante carriera nella Samp» e, ovviamente, gli ha scherzosamente domandato «perché avesse esitato qualche anno di troppo prima di trasferirsi nella Juve». Dopodiché «complimenti a tutti per il successo, ottenuto attraverso il bel gioco, nel Trofeo Berlusconi» e un «affettuoso augurio per il campionato che sta per cominciare». Ogni frase sull'onda costante di un affetto che non si impoverisce nel tempo e che per il presidente onorario è diventato un rito da celebrare in date precise, significative. L'inizio del campionato fa sempre storia. L'Avvocato ha lasciato il Comunale verso ie 9,30, insieme con il nipotino Jacky. Sempre in tema di elogi, abbiamo assistito ad uno stimolante ping pong tra due pezzi forti della «corazzata Lippi», Ravanelli e Vialli, cannoni a più usi. Gente che non piagnucola davanti a una critica o a una sconfitta, ma reagisce a petto scoperto. Ascoltateli. Orso grigio è preso di mira da una telecamera mentre sentenzia, seraficamente: «Il giorno in cui Vialli non sarà più con noi (passa Gianluca e tocca ferro, ndr), spero tra dieci anni, mi piacerebbe diventare il leader della squadra anche nello spogliatoio». Squilli di tromba, il momento è solenne. Testa rasata non rifiuta l'assist, per lui è un gioco rispondere che «Alfredo (allusione alla definizione di Berlusconi: «Ravanelli mi ricorda Di Stefano», ndr) è un grande giocatore anche a livello di testa, poiché non ci sta a perdere e incita tutti alla ricerca continua del successo. Possiede pure grosse qualità tecniche, ma soltanto ora gli sono riconosciute. E' un uomo fondamentale; quando non ci sarò io, lui farà molto bene le mie veci». Insomma, Vialli ha trovato l'erede naturale. A cominciare da stasera a Bologna, dove Luca non giocherà per via di una leggera infiammazione al ginocchio. Non ci saranno (ragioni cautelative) nemmeno Vierchowod per affaticamento muscolare e Sousa a causa di un'infiammazione rotulea. In panchina Perazzi, Ferrara, Deschamps, Pessotto (più Fantini, Loria e Rocchi), inutilizzabili Del Piero (militare) e Tacchinardi (under 21), dentro Rampulla, Torricelli, Sorin, Marocchi, Conte, Porrini e Carrera. Rimpasto forzato e meditato, che non deformerà modulo, intenzioni e il carattere della squadra. «Con la Cremonese voglio però esserci - riprende Vialli - spero che la mia città sia un ottimo trampolino. Mi chiedete se sono sinceri i complimenti di Berlusconi? Si. Anche se a tutti piace mascherare le proprie ambizioni e individuare negli altri i favoriti. Meglio stare in seconda fila. I problemi di Baggio a sinistra? Con noi non si è mai lamentato, ma si sa quanto sia importante il suo ruolo e determinanti le sue giocate. Gli auguro di risolvere i problemi, se esistono». Ed eccoci a Bologna, dove Lippi darà un'occhiata speciale a Sorin, il bimbo argentino che parla da uomo: «Ogni occasione è buona per mettersi in vetrina». Lo sparring partner di stasera ha eliminato il Verona dalla Coppitalia e sfoggia un Morello in forma eccellente. Ulivieri presenta l'amichevole: «Speriamo che la Juve ci lasci giocare (allusione al pressing e alla grinta, ndr); ha finito la stagione col diavolo in corpo, ha ricominciato alla grande. Mi sa che...». E giù un sospiro che è tutto un programma. Angelo Caroli Di primo mattino Agnelli è andato a complimentarsi con Lippi e la squadra

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