Un necrologio firmato Vasco di Gabriele Beccaria

Un necrologio Per un amico Un necrologio firmato Vasco Vasco Rossi LOLLI! Un anno fa è morto! Il 21 agosto! E a noi... ci manca... molto! Avrebbe dovuto vivere in eterno. Avrei dovuto morire io... piuttosto. Lui sì che ci sapeva stare al Mondo. Lolli un anno fa è morto. Però per noi continua a vivere!! Non è una data triste il 21 agosto!! Solo un amico vero... ho perso. Soltanto un uomo vero è morto il 21 agosto dell'anno scorso!! Ciao Lolli... dormi tranquillo. E a presto. Vasco. Bologna, 21 agosto, 1995». Vasco è proprio lui, il Blasco nazionale, il Vate di Zocca, l'eroe della Vita Spericolata. Sul «Corriere della Sera» Vasco Rossi si è lasciato andare a un fiotto di spontaneità com'è nel suo stile e l'ha esibito senza falsi pudori. Invece di una canzone ha composto un necrologio in forma di poesia per l'amico-manager di sempre, Maurizio Lolli, improvvisamente scomparso un anno fa. «Sì, è una specie di poesia con la quale ha voluto esprimere tutto il suo sentimento», dicono nell'entourage del cantautore, nella piccola tribù di amici e di fedelissimi di cui Lolli era diventato uno dei maggiori punti di riferimento. Fu lui a trasformare un dee-jay come tanti nell'insuperabile star del rock e delle performance dal vivo. «Maurizio, Floriano Fini e Vasco erano inseparabili e ci hanno insegnato a capire che cos'è l'amicizia vera. Venendo a mancare, Vasco ha sentito di aver perso qualcosa di importante». «Qualche giorno fa ha detto: "Voglio fare qualcosa per ricordarlo" e così è nata l'idea di questo necrologio. Si intuisce dalle sue parole che ha una gran voglia - diciamo cosi - di mantenerlo in vita. Per Vasco e per tutti noi, Maurizio continua a essere presente, sempre». E Maurizio presente fu sempre. Anche quando Rossi finì in cella per una vicenda di droga. «E difatti c'è quell'allusione. "Avrei dovuto morire io", ha scritto commosso Vasco». Per metà imprenditore e per metà consigliere, Lolli è stato uno dei numi ispiratori del cantautore modenese, che ha voluto dedicargli un posto nella galleria di personaggi che affollano le pagine della sua autobiografia, «Io Vasco», uscita un paio di anni fa. Lolli spalla a spalla con il professore di italiano, con la guardia del corpo Roccia, con il medico che lo disintossicò, Giovanni Gatti, con la compagna Laura. «Maurizio è il primo amico che Vasco ha perduto e ne ha sofferto molto. Non vorremmo farne il panegirico, ma per lui gli amici sono per sempre. I sentimenti li vive tutti sulla sua pelle. Adesso è difficile che gli dedichi una canzone, ma forse nei brani del suo prossimo album in uscita tra qualche mese - "appena sarà finito", come ripete - ci saranno molti riferimenti a quell'uomo così meraviglioso e insostituibile. E chi vorrà capire, capirà». Gabriele Beccaria Vasco Rossi

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