Viaggio di terrore sul traghetto

L'incidente tra Ischia e Pozzuoli, a bordo c'erano 238 passeggeri L'incidente tra Ischia e Pozzuoli, a bordo c'erano 238 passeggeri Viaggio di terrore sul traghetto Esplode una caldaia, feriti tre marinai NAPOLI. Uno scoppio, il fuoco e una nuvola di fumo che sale verso l'alto. L'esplosione della caldaia investe in pieno tre macchinisti e semina la paura sul traghetto carico di passeggeri. Il comandante lancia l'allarme via radio, mentre a bordo i marinai si danno da fare per spegnere l'incendio. La nave cambia rotta, si dirige verso Procida e quando arriva in porto le fiamme sono già state domate. Emergenza ieri pomeriggio su di un traghetto in navigazione da Ischia a Pozzuoli. Fortunatamente, il personale è riuscito ad evitare che il fuoco si propagasse dalla sala macchine all'intera imbarcazione, ma per lunghi minuti il panico si è impadronito dei 238 passeggeri, rimasti tutti incolumi. Per i tre macchinisti coinvolti nello scoppio, è stato invece necessario il ricovero in ospedale. Uno di essi, che ha riportato ustioni estese a tutto il corpo e le cui condizioni vengono ritenute più gravi, è stato trasferito in elicottero al Cardarelli di Napoli. La nave «Ischia», una delle unità della Traghetti Pozzuoli, una piccola compagnia di navigazione che cura i collegamenti tra la cittadina flegrea e le isole del golfo, era partita dal porticciolo di Casamicciola alle 17. A bordo, otto membri dell'equipaggio, vacanzieri sulla via del ritorno a casa, ma anche molti gitanti di un giorno, quelli che si concedono un po' di mare e di sole, ma non possono permettersi una vera villeggiatura. L'imbarcazione, dopo un tragitto di poco più di mezz'ora, era attesa a Pozzuoli da dove avrebbe dovuto ripartire per Ischia alle 18,50. Mentre già la costa flegrea era ben visibile dal ponte e il traghetto era al largo di Procida, l'incidente. Lo scoppio di una caldaia nella sala dei motori ha investito tre macchinisti al lavoro e innescato un incendio. Mentre i compagni soccorrevano i marinai feriti, gli altri hanno cominciato ad azionare gli estintori. Il comandante ha lanciato l'allarme avvertendo via radio vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Nonostante l'esplosione, i motori hanno continuato a funzionare ed è stato possibile dirottare la nave verso il più vicino porto di Procida. A terra è scattata la macchina dei soccorsi. Elicotteri dei vigili e delle forze dell'ordine si sono levati in volo; dall'ospedale dell'isola sono partite le ambulanze. Nel frattempo, a bordo, i pas¬ seggeri assistevano con il cuore ili gola alle operazioni di spegnimento. Il fumo è salito verso i saloni, qualcuno ha temuto il peggio e c'è chi è corso alle scialuppe di salvataggio, tra le grida e il pianto dei bambini. Gli sforzi dei marinai sono però risultati in breve tempo vincenti. Le fiamme, circoscritte alla sala macchine, sono state domate e l'«Ischia» è giunta a Procida in condizioni di relativa sicurezza. Le operazioni di attracco sono durate pochi minuti, mentre sul molo erano in attesa le ambulanze che hanno condotto all'ospedale dell'isola Paolo Martorana, di 24 anni, Salvatore Esposito di 47 e Diodato Migliaccio, di 48, tutti e tre originari di Ischia. 11 primo, apparso subito in più gravi condizioni, è stato trasferito con un elicottero dei vigili del fuoco al Centro ustionati del Cardarelli di Napoli. Gli altri due macchinisti sono stati portati a bordo di una motovedetta all'ospedale di Pozzuoli. Quando la calma era già tornata, i passeggeri hanno potuto lasciare la nave e, con un traghetto della Caremar, sono stati condotti nel porto della città flegrea. Il traghetto «Ischia» è stato sequestrato e sull'incidente sono state aperte due inchieste per accertare le cause dello scoppio: una della capitaneria di Napoli, l'altra della magistratura. Gli inquirenti intendono chiarire in primo luogo le condizioni di efficienza della nave, e verificare se fossero state rispettate tutte le nonne di sicurezza. Mariella Cirillo Molti turisti colti dal panico hanno cercato di salire sulle scialuppe di salvataggio Il fumo e le fiamme avevano cominciato ad invadere i saloni della nave <■> i tinelli» »* i 1 Paura per i turisti che erano a bordo del traghetto in navigazione al largo di Procida. A destra un'immagine di Ischia

Persone citate: Cardarelli, Diodato, Mariella Cirillo, Paolo Martorana, Salvatore Esposito