Caccia grossa a 32 mila miliardi

Da oggi prime riunioni sulla manovra, domani i dati sull'inflazione Da oggi prime riunioni sulla manovra, domani i dati sull'inflazione Caccia grossa a 32 mila miliardi Nel mirino sanità, fisco e pubblico impiego ROMA. Meno di trenta giorni per trovare 32.500 miliardi e presentare alle Camere la Finanziaria della svolta. Lamberto Dini riprende la sua corsa contro il tempo e, forse cercando di profittare degli ultimi scampoli di calma di fine estate, torna nella capitale con i suoi ministri per tuffarsi nello studio di una nuova cura riequilibratrice dei conti pubblici. Oggi si tiene la prima riunione di Consiglio, poi riprenderanno le verifiche tecniche del lavoro già fatto e venerdì ci si rivedrà a Palazzo Chigi. A quel punto la manovra targata 1996 dovrebbe cominciare ad avere un contorno più preciso. Per il governo è questa la prova del nove. Archiviata con successo la riforma previdenziale, e in attesa delle stime sull'inflazione di agosto che arriveranno domani, gli uomini di Dini sono giunti all'ultimo capitolo del programma economico stilato in gennaio. Adesso si tratta di decidere come racimolare 16.500 miliardi di nuove entrate e dove andare a tagliare 16.000 miliardi di spesa. Il tutto, senza risvegliare conflitti sociali appena sopiti e senza inciampare in crisi politiche. Come? Smentite le voci che volevano l'introduzione di una «minimum tax», il governo starebbe pensando ad inspessire il gettito agendo su cinque fronti: migliorando la lotta all'evasione; lanciando nuove lotterie come il Totoscommesse (incassi attesi: circa 1000 miliardi); riordinando le imposte indirette (Iva); conservando per un anno la patrimoniale sulle imprese (circa 4 mila miliardi); mettendo in pratica alcuni principi di federalismo fiscale, con il trasferimento alle Regioni dei contributi sanitari. Sul fronte della spesa, Dini spera nei risparmi della riforma delle pensioni appena varata (8500 miliardi nel 1996), ma ragiona sull'opportunità di sfrondare la sanità (maggiorazioni dei ticket?), su una riforma dei meccanismi di esenzione e, più in generale, su una possibile riorganizzazione delle uscite. Scritta la prima bozza di Finanziaria, inizierà la lunga serie delle consultazioni con le forze politiche, i sindacati e le imprese. Dini vuole fare in fretta anche per tentare di riportare la lira nel Sistema monetario entro l'anno. Una legge di bilancio solida, secondo gli economisti, dovrebbe bastare per garantire la riammissione nell'accordo di cambio di Bruxelles: passo indispensabile se si vuole tentare la partecipazione all'Unione monetaria dal 1999. Nelle prossime quarantotto ore, l'Azienda Italia che riscopre i ritmi di prima delle vacanze (riaprono anche la Confindustria e molte grandi aziende) avrà modo di verificare le proprie possibilità di successo. Oggi l'Istat scodella i dati sui prezzi all'ingrosso e alla produzione di giugno, e domani sarà la volta delle anticipazioni sull'inflazione nelle grandi città. Basterà ancora un calo del ritmo di incremento del costo della vita, dopo la lieve limatura di luglio, per continuare a sperare in una inversione della tendenza rialzista registrata la passata primavera. Agosto, però, non è mai mese di prezzi roventi. Allora bisognerà avere un poco di pazienza e rifare i calcoli fra trenta giorni, quando avremo le tabelle di settembre. E magari anche la Finanziaria con i suoi 32.500 miliardi di tagli complessivi al disavanzo. Marco Zatterin LA MANOVRA CHE VERRÀ' LE CIFRE LA MANOVRA SARA DI 32.500 MILIARDI: 16 500 VERRANNO DAI TAGLI ALLA SPESA, I RESTANTI 16.000 DA MAGGIORI ENTRATE. ITAGLI PREVISTO UN NUOVO BLOCCO DI ASSUNZIONI PER IL PUBBUCO IMPIEGO. ALCUNI MINISTERI SARANNO ACCORPATI. LA SCURE CALERÀ' SU ENTI DI RICERCA E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SARANNO TAGLIATI (1000 MILIARDI) I FONDI AGLI ENTI LOCALI, A CUI SARANNO PERO' TRASFERITE NUOVE TASSE. LE ENTRATE NEL MIRINO CI SONO TAGLI ALLA SANITÀ PER 2300 MILIARDI (NUOVI TICKET, MENO ESENZIONI, ALCUNI FARMACI SARANNO A CARICO DEI PAZIENTI). CIRCA 1000 MILIARDI ARRIVERANNO DA NUOVE LOTTERIE TIPO «GRATTA E VINCI». LA RIFORMA PREVIDENZIALE ASSICURERÀ' 8500 MILIARDI NEL '96. MILLE MILIARDI POI POTREBBERO ARRIVARE DA RINCARI DI BENZINA E SIGARETTE. IL FISCO SARA' PROROGATA LA PATRIMONIALE SULLE IMPRESE (INCASSO PREVISTO 5-6000 MILIARDI). IL CONCORDATO DI MASSA PROVOCHERÀ' UNA RIDUZIONE DELL'EVASIONE PER MILLE MILIARDI. PER I COMUNI PIÙ' GRANDI DOVREBBE SCATTARE L'ICI FLESSIBILE, PIÙ' ALTA NEI QUARTIERI RESIDENZIALI.

Persone citate: Agosto, Di Massa, Dini, Lamberto Dini, Marco Zatterin

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Roma