Scarcerato dopo le botte

Scarcerato dopo le botte «Persi la testa, ma non volevo ammazzarla» Scarcerato dopo le botte Litigio, non tentato omicidio E' stato per più di un mese rinchiuso alle Vallette per un reato che non aveva commesso: un tentato omicidio ai danni della convivente che si è rivelato alla fine una semplice lesione. K ora, finalmente, Marco Fenolio può tirare un sospiro di sollievo, l'incubo è finito. Nei giorni scorsi ha lasciato il carcere e ha riabbracciato la donna che nel frattempo l'ha perdonato. Una storia ormai chiusa: per quelle lesioni, al di sotto dei 40 giorni, si può procedere soltanto su querela della persona offesa e lei, Pamela Word, non ha alcuna intenzione di presentarla. Tutto è incominciato ai primi di luglio. Nell'alloggio al secondo piano di via Monza 9 scoppia un litigio tra il Fenolio, 53 anni, barista, e la donna che gli vive accanto da tanti anni, un'inglese che lavora conni traduttrice e interprete. Pare che la causa dell'improvviso diverbio sia da ricollegarsi a motivi di gelosia. 1 vicini sentono gridare e restano piuttosto perplessi: Fenolio e Word sono una coppia affiatata, conosciuti come persone tranquille nella casa. Non hanno mai avuto scontri violenti. Quel pomeriggio i due si scambiano battute pesanti, forse parte qualche insulto. Ad un certo punto, Fenoglio perde la pazienza e incomincia a rincorrere la Word per la cucina. Quando riesce ad afferrarla la prende a pugni, poi le mette le mani al collo. Nella colluttazione la donna scivola e batte l'orecchio contro un tavolo e poi il capo per terra. Il barista, spaventalo, si blocca. Qualcuno ha già chiamato i carabinieri, una pattuglia arriva in pochi minuti in via Monza. Pamela Word viene accompagnata al pronto soccorso del Giovanni Bosco. I medici le riscontrano alcune contusioni al capo, al viso e una lacerazione dell'orecchio. Marco Fenolio viene arrestato per tentato omicidio. A nulla servono le sue spiegazioni, ai carabinieri prima e al magistrato poi: «Ho perso la testa, forse ho esagerato perché non mi rendevo conto di quello che facevo, ma non volevo uccidere Pamela». 1 suoi difensori Geo Dal Fiume e Roberto De Stinsi chiedono più volte una perizia sulle reali condizioni della donna. Che viene disposta alla fine dal giudice delle indagini preliminari Flavia Nasi. L'incarico viene affidato al dottor Varetto che ridimensiona l'episodio in modo drastico. Secondo l'esperto, infatti, si tratta di escoriazioni non compatibili con la tesi del tentato omicidio: sono lesioni guaribili in meno di 40 giorni. Marco Fenolio torna a casa e riabbraccia la donna, che nel frattempo l'ha perdonato. Ferì la convivente E' stato in prigione un mese e mezzo Da destra a sinistra Marco Fenolio e il suo avvocato Geo Dal Fiume

Persone citate: Dal Fiume, Fenoglio, Flavia Nasi, Geo Dal Fiume, Giovanni Bosco, Pamela Word, Varetto