«Stellina», corsa in un amarcord di guerra

«Stellina», corsa in un amarcord di guerra SPORT Domani in vai di Susa, settima edizione di gran fondo in montagna lungo sentieri partigiani «Stellina», corsa in un amarcord di guerra Al vincitore andrà il «Gronchi rosa», favorito l'austriaco Scmuk Avvenimento: «Challenge Stellina», in calendario Iaaf, corsa di gran fondo in montagna sui sentieri partigiani. Teatro: la Val di Susa. Protagonisti: 200 atleti tra uomini e donne. Premi: un Trofeo confezionato dall'artigiano Giulio Romano e che rappresenta un tronco d'albero liscio con targhe d'argento alla base e un cappello d'alpino in bronzo sopra e, pensate, un francobollo prezioso, oltre a molte medaglie d'oro. Finalità: tutte legate al luogo, dove domani si svolge la corsa suggestiva, tra alberi e lungo mulattiere sassose che si impennano verso alte quote, e ricordi bellici. Domani si svolge la 7" edizione, lungo un tracciato che misura 15,5 km per gli uomini e 7,5 per le donne, con un dislivello di 1500 metri pei gli uni e 630 per le altre. L'idea della manifestazione fu concepita da Livio Berruti, che ai Giochi di Roma '60 castigo sui 200 piani i fuoriclas¬ se americani di colore. In una cena tra amici, Livio suggerì nell'89 ad Alberto Bolaffi, sì quello dei francobolli, di celebrare suo padre Giulio, ancora oggi ricordato per aver partecipato alla battaglia che i partigiani vinsero contro i tedeschi. Il gruppo «Stellina» era comandato appunto da Bolaffi, con il nome di battaglia Aldo Laghi. Con i suoi compagni fece prigioniere 180 SS. Era il 26 agosto del '44 e il campo di battaglia erano le Grange Sevine. Giulio Bolaffi dimostrò, in seguito, grande altruismo verso le popolazioni vessate dall'invasore. Ed oggi questo avvenimento sportivo intende usare lo stesso campo operativo di quel lontano '44 e mostrare un versante pacifico alla popolazione, sereno, sdrammatizzante, un messaggio, insomma, di pace e fratellanza. I concorrenti partiranno da Susa alle ore 9,45. In parallelo procederanno celebrazioni partigiane, compresa una messa officiata (alle 10,30) da don Piardi, parroco di S. Evasio di Susa e Moncenisio. I concorrenti sfileranno tra due ali di folla e subito si inerpicheranno lungo costoni, boschi, prati spelacchiati e verdeggianti, spuntoni di roccia e scollina menti dolci. La gente che transiterà lungo la comunale si fermerà ad applaudire e magari a sporgere una borraccia d'acqua fresca. L'arrivo è previsto a Costa Rossa (Mompantero), 2000 metri di quota, alle pendici del Rocciamelone, quella sapecie di piramide un po' sghemba che è punto di riferimento per i piloti che atterrano a Caselle. La corsa di solito dura dall'ora e 20 all'ora e 25 minuti. Ci saranno due classifiche (per uomini e donne): un premio speciale andrà al vincitore assoluto, che si aggiudicherà il «Gronchi rosa», un francobollo che vale più di tre milioni e che fu ritirato a suo tempo perche sbagliato. Il francobollo riproduce uno dei viaggi dell'ex Capo dello Stato in visita in Sudamerica. Se questo particolare riconoscimento non fosse gradito, il vincitore incasserà 2,5 milioni di lire. L'altra classifica riguarda le squadre (ognuna composta da tre atleti o atlete). La graduatoria verrà stilata in base alla somma dei punti ottenuti dai primi due piazzati. Ai vincitori verrà assegnato il trofeo «Gran Fondo Stellina Valle di Susa» offerto da Guido Bolley, comandante del grappo «Stellina» di partigiani. Le anime della manifestazione sono Alberto e Stella Bolaffi. Nel comitato organizzatore figurano nomi celebri come Livio Borruti, Mario Pisano, Nicoletta Bolaffi Cacciatore e Adriano Achieris, presidente dell'atletica Susa. Alla gara si sono iscritti atleti di Paesi che presero parte alla battaglia di mezzo secolo fa: inglesi, france- si, austriaci, tedeschi, americani, italiani e gli svizzeri nel ruolo di neutrali. Ma la chicca è rappresentata da un singolare allargamento alle iscrizioni e che chiamerà in causa rappresentanti anche di Russia, Olanda e Colombia. L'anno scorso vinse il francese Icart. Ma avrà vita dura con il favorito Helmut Scmuk, attuale campione mondiale ed europeo, e inoltre i colombiani Correa e Sanchez. Ir. s.) L'idea è di Livio Berruti

Luoghi citati: Colombia, Mompantero, Moncenisio, Olanda, Roma, Russia, Sudamerica, Susa