Manette a 2 sfruttatori

Manette a 2 sfruttatori Manette a 2 sfruttatori Alla ventenne: batti, che male c'è? POVERA MA BELLA GIOVANE, carina, senza soldi e lavoro, da poco separata dal marito. Aveva conosciuto due ragazzi che avevano promesso di aiutarla, invece l'hanno convinta a vendersi sul marciapiede. Per due mesi. Poi, i i due sono finiti in manette: Savino Zappavigna, 22 anni, corso Grosseto 377, piastrellista, e Michele Rainone, 23 anni, Volpiano, via Verdi 5, dovranno rispondere di sfruttamento della prostituzione. Una pattuglia della questura li ha notati su una Panda parcheggiata sul controviale di corso Lecce. Pochi metri più avanti c'è A. S., 20 anni, di Torino, capelli lunghi, abitino scollato e vistoso. La ragazza si avvicina ad un'auto che accosta, sale e se ne va. Quando torna consegna i soldi ai ragazzi della Panda. La scena si ripete ad ogni cliente. Gli agenti decidono di controllare il terzetto, anche perché la ragazza è un volto nuovo tra tante slave ed extracomunitarie della Pellerina. I tre vengono fermati e l'auto risulta rubata. Della ragazza non ci sono tracce: nessun precedente. Dopo ore di interrogatorio comin- eia a piangere e si sfoga. «Mi hanno convinta a prostituirmi, non l'avevo mai fatto prima». E infatti, fino a pochi mesi fa, era sposala. Il rapporto con il marito, però, era diventato difficile. «Ci siamo separati, da un giorno all'altro sono rimasta senza casa e senza soldi racconta al responsabile della Buoncostume, De Cicco -, Ho conosciuto Zappavigna e Rainone. Erano in un gruppo di amici che all'inizio mi ha aiutata». Poi il gruppo si riduce e A. S. accetta l'ospitalità offerta dai due. «Ti aiutiamo, se non sai dovi; dormire puoi venire con noi in albergo», I due infatti hanno rapporti difficili con le rispettive famiglie e si spostano spesso da un hotel all'altro. All'inizio si dimostrano gentili, continuano a pagarle pranzi e vestiti. Poi le chiedono di contribuire alle spese. La convincono con pressioni psicologiche a «lare la vita» perché «non c'è nulla di male, lo fanno tutti, quindi lo puoi fare anche tu». E. le spiegano come deve fare: «Devi andare solo con italiani, chiedere 30 o 50 mila lire se stai in auto, ma se vai a casa devi tornare con almeno 100 mila. Noi stiamo vicino e controlliamo che non ti succeda nulla». All'inizio di luglio hi portano per la prima volta in corso Appio Claudio. Malgrado tutto A. S. viene convinta n continuare, E per accompagnarla, Zappavigna e Rainone utilizzano sempre auto rubate. «Mi servivano soldi - si giustifica la ragazza -, dovevo mangiare e non sapevo come fare. 1 miei genitori? Da quando mi sono separata non mi vogliono più vedere». Alla fine del racconto per i due giovani sono scattate le manette. A. S„ invece, ha promesso: «Cercherò di riconciliarmi con mio marito». Giacomo Bramardo Michele Rainone (da sin.) e Savino Zappavigna

Persone citate: De Cicco, Giacomo Bramardo Michele, Michele Rainone, Rainone, Savino Zappavigna

Luoghi citati: Bella, Torino