Quattro figli e una casa popolare

Quattro figli e una casa popolare Quattro figli e una casa popolare La donna e il marito meccanico spariti dalle Vallette LA SIGNORA IN GIALLO VIA delle Pervinche 44 interno C. Vive qui Antonella Pepe, la signora in giallo, titolare di quel libretto Sanpaolo da 10 miliardi e più. Quartiere Vallette, complesso di «proprietà dell'Istituto autonomo case popolari», come si legge sul cartello fissato alla cancellata. Il suo alloggio, una sessantina di metri quadrati, è al quarto piano. Sul citofono la targhetta con il nome della donna e, sopra, aggiunto in un secondo tempo, una striscia adesiva con quello del marito, Severino Guiotto. Suoniamo. Niente: hanno staccato la luce. Telefoniamo. Nessuna risposta: hanno staccato anche quello. Si affaccia un vicino: «Desidera?». Cerchiamo la baby-pensionata miliardaria. Sgrana gli occhi: «Ma lo sa chi vive lì dentro?». Una famiglia (apparentemente) ordinaria. Moglie, marito, 4 figli. Gente pulita. Lei ex impiegata amministrativa, da due anni in pensione, lui meccanico. Nessun precedente penale, nessuna pendenza, uniche infrazioni contestate quelle al codice della strada. Poca confidenza con i vicini, buongiorno e buonasera aspettando l'ascensore, le solite chiacchiere fatte più per formalità che per altro. Le notizie che arrivano da Como dicono che i coniugi Guiotto non erano soli, l'altra mattina al confine italo-svizzero. Sulla Lancia Delta intestata al padre di lui, Attilio Guiotto, classe 1927, residenza a Grugliasco, c'erano anche un nipote di Severino Guiotto, Renato, 39 anni, anche lui abitante a Grugliasco, via La Salle 20, e due amici, Maurizio Indenni, 43 anni, via Terni a Torino, e Renzo Tomiati, 47, via Onorato Vigliani 25. Tutti spariti, irreperibili. Ai loro indirizzi, non resta che registrare l'incredulità di vicini e amici. «Dieci miliardi su un libretto al portatore? Via, non ci prenda in giro». La donna e stata denunciata per violazione delle norme valutarie. E il fascicolo aperto dai militari in servizio al valico di Maslianico è stato inviato al nu- eleo di polizia tributaria della Finanza di Torino. Il comandante, colonnello D'Arcadia, dovrà accertare come il meccanico e la baby-pensionata sono entrati in possesso di quella somma. Una spiegazione, Antonella Pepe l'ha già data al confine italo-svizzero: quei 10 miliardi versati lo scorso 31 gennaio sarebbero una «sorpresa» di un misterioso amico a cui lei avreb¬ be prestato il libretto. Ma via, neanche un bambino prenderebbe per buona una balla così grossa. E allora? I soliti vicini azzardano alcune ipotesi: trasportavano quei soldi per conto di altri, magari di un politico non ancora coinvolto in Tangentopoli. Oppure: hanno ricevuto la somma in eredità da un lontano parente. O ancora: li hanno guadagnati in modo poco pulito. E' in una di queste tre ipotesi la verità su quel libretto? O ce n'è un'altra? Mistero. Una cosa è certa: quei soldi, Antonella Pepe non li ha vinti né al Totocalcio né attraverso una delle tante lotterie italiane. Nel mese in cui li ha versati in banca, nessun torinese è stato baciato da una fortuna così immensa. Ci sono stati «solo» 2400 milioni finiti nelle tasche del possessore di un biglietto estratto alla lotteria di Capodanno. [g. a. p.) li colonnello D'Arcadia comanda il Nucleo di polizia tributaria che dovrà scoprire da dove provengono i IO miliardi della baby-pensionata La palazzina delle Vallette dove vive la baby-pensionata scoperta con 10 miliardi su un libretto al portatore al valico di frontiera

Luoghi citati: Como, Grugliasco, Maslianico, Torino