Avevo 10 miliardi nella borsetta

Smascherata dalla Finanza al valico di frontiera di Maslianico (Como) Smascherata dalla Finanza al valico di frontiera di Maslianico (Como) Avevo 10 miliardi nella borsetta Baby-pensionata voleva portarli in Svizzera «E questo libretto di risparmio di chi è?» ha chiesto, più sorpreso che risentito, il giovane finanziere in servizio al valico stradale di Maslianico (Como). E' successo che dopo il controllo di una Lancia Delta targata Torino, il militare si è ritrovato fra le mani questo documento di risparmio da 10 miliardi emesso il 14 ottobre 1992 dall'Istituto Sanpaolo di Torino, succursale 28 del capoluogo piemontese. «E' mio» ha risposto Antonella Pepe, quarantunenne, baby-pensionata dell'Inps di Torino, residente in via delle Pervinche 44/C. E poi, sempre più nervosa: «C'è qualcosa che non va?». Il finanziere l'ha fissata negli occhi, calcolando mentalmente quanti anni aveva dovuto lavorare per poter disporre di un saldo come quello del libretto di risparmio denominato «Sconfinamento». Tanti, tantissimi. Neanche una vita intera le sarebbe bastata per mettere da parte quella somma a nove zeri: 10 miliardi e 10 milioni di lire. Nei confronti della donna un funzionario di dogana ha redatto un verbale di accertamento per violazione delle norme valutarie, mentre il libretto di risparmio è stato sequestrato. Il fatto è accaduto l'altro ieri mattina, alle 9,30, quando in dogane, a Maslianico, si è presentata l'autovettura targata Torino, sulla quale oltre alla donna c'erano anche quattro uomini, fra cui il marito della baby-pensionata, Severino Guiotto, quarantanovenne. L'uomo risulta essere un meccanico. E la coppia abita in un alloggio dell'istituto autonomo case popolari. Gente tranquilla, come dicono i vicini di casa. Tutti incensurati, hanno appurato gli uomini della Guardia di finanza di Ponte Chiasso. Alla donna le «Fiamme gialle» hanno sequestrato anche 17 lettere e appunti relativi a una consistente movimentazione di denaro. E' un giallo. Come si spiega il possesso di una somma così ingente, che poco sembra con- ciliarsi con il tenore di vita di quella coppia? Da notare anche che i 10 miliardi sono stati versati in una sola occasione, il 31 gennaio scorso. La donna, per quanto è trapelato, si sarebbe giustificata asserendo di aver prestato il suo libretto di risparmio ad una persona, la stessa che poi ha effettuato il consistente versamente. Antonella Pepe, però, non sarebbe stata in grado di fornire elementi utili per identificare il munifico personaggio che ha versato 10 miliardi di lire. Una versione, quindi, abbastanza inverosimile, alla quale gli inquirenti comaschi non danno nessun credito. Una vicenda che, inevitabilmente, allunga non pochi interrogativi e alimenta diverse ipotesi. Di chi sono i soldi? Qual è la provenienza dei 10 miliardi? Lo accerteranno gli uomini del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Torino che sui fatti di Maslianico dai loro colleghi di Ponte Chiasso hanno ricevuto un dettagliato rapporto. Perché, poi, la donna l'altro ieri stava entrando in Svizzera con il libretto di risparmio? Probabilmente sarebbe stato dato in garanzia per qualche operazione finanziaria o immobiliare. Questa l'ipotesi più verosimile. Qualora dovesse risultare tutto regolare, per violazione alle norme valutarie, la donna che in dogana avrebbe dovuto denunciare il possesso del libretto al portatore, per riavere il documento di credito dovrebbe pagare una multa di 4 miliardi di lire. Per i piemontesi che attraversano la frontiera comascaticinese con soldi o titoli di credito questo è decisamente un agosto nero. Il 3 agosto scorso, infatti, un anziano artigiano di Ivrea, settantenne, al valico di Brogeda, era stato trovato in possesso di un miliardo di lire in contanti. Soldi che il pensionato eporediese stava riportando in Italia, dopo averli prelevati da una banca di Chiasso. A marzo era stato invece fermato un imprenditore torinese. Sulla sua auto, una Thema, 80 milioni di lire in sterline d'oro. Nei suoi confronti era scattata la denuncia per contrabbando e evasione dell'Iva. Marco Marelli Si giustifica «I soldi sono di uno che non conosco»

Persone citate: Antonella Pepe, Marco Marelli, Severino Guiotto